Appello dei club romanisti «Occhio alle provocazioni»

14/04/2010 alle 08:43.

IL ROMANISTA (C.ZUCCHELLI) - Non cadere nelle provocazioni. Andare allo stadio «pensando solo a tifare». Cantare. E tanto. Senza avere altro in testa. A quattro giorni dal derby si fa sentire la voce dei Roma Club che, temendo incidenti tra le tifoserie, soprattutto a ridosso o all’interno della Tribuna Tevere, dove laziali e romanisti saranno più a contatto, prendono la parola. L’Airc, per questo, lancia un appello.

Non solo: Lotito spiega anche a cosa andrebbe incontro la Roma in caso di incidenti: «La priorità è chiaramente la sicurezza di tutti. Ma questo non è l’unico problema: in caso di tafferugli, anche di piccola entità, l’Osservatorio potrebbe decidere di vietarci le prossime due trasferte, Parma e Verona». Decisive per il campionato: «Appunto – dice ancora – noi ci stiamo giocando un campionato e in questa situazione abbiamo tutto da perdere. Sia in Emilia che in Veneto, soprattutto se le cose dovessero andare in un certo modo, si prevedono migliaia di tifosi in partenza, come è stato a Bari due settimane fa: sarebbe un peccato fare a meno di tutto questo. Quindi ribadisco: tifosi romanisti, abbiate la testa sulle spalle». 

Come Lotito, anche il presidente dell’Utr, Fabrizio Grassetti, confida nella maturità di chi andrà allo stadio: «I tifosi della Roma stanno dimostrando una grande saggezza, mantenendo sempre un comportamento consono. E spero, anzi sono sicuro, che sarà così anche al derby. Perché tutti vorranno solo sostenere la Roma in una partita importantissima». Il numero 1 dell’Utr non può fare a meno di pensare al futuro: «Certo – conferma – ci aspettano due trasferte fondamentali in quest’ultimo mese di campionato e penso che nessun tifoso romanista voglia perdere l’opportunità di andare. Per cui mi auguro che siaun derby tranquillo e sono piuttosto ottimista».

 Altro appello alla serenità, dentro e fuori lo stadio, arriva da Gigi Proietti. L’attore, romanista doc, pur rivelando che non andrà all’Olimpico ma vedrà la partita «da solo, a casa», si rivolge a tutto il pubblico: «Mi auguro - dice alla Kronos - che i tifosi pensino solo a sostenere la squadra e non facciano gli scalmanati. In generale, vorrei che gli stadi non fossero più fatti di spalti e steccati, ma diventassero luoghi di civiltà e libertà. Tornando al derby – ha ribadito – spero che tutto fili liscio e che si ritorni presto agli sfottò, alla presa in giro tra cugini, agli striscioni simpatici. Tutto deve rimanere a quel livello».