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IL TEMPO - È licona di questo derby. Francesco Totti angelo per i romanisti che lo venerano a Trigoria quale leader indiscusso di un gruppo che sta regalando un sogno al popolo giallorosso. Demone per i laziali che lo usano quale carica ulteriore in vista della stracittadina che potrebbe decidere tutto per entrambe le squadre. Il pollice verso dopo il successo dellandata non è stato ben digerito dai tifosi biancocelesti che, nel
Ma Angeli & Demoni sono per Totti anche quelli che ha vissuto in questa stagione fatto di stop e infortuni: a prescindere dal derby. Se poi si arriva a un punto della stagione dove cè una stracittadina che può cambiare la storia della Roma, ma anche quella della Lazio, la pressione aumenta e arriva alle stelle. Ora che Totti è tornato a prendere per mano la «sua» Roma, tutte le pedine sono tornate al loro posto e cè un leader riconosciuto ben integrato in un gruppo che gira a meraviglia: non è un caso se la Roma, delle tre pretendi allo scudetto, è quella che sta meglio fisicamente, ma anche di testa. Concentrata, precisa, non regala nulla a nessuno e non vuole sbagliare lappuntamento che più conta per i tifosi: la partita contro la Lazio. E lui, da romano doc, sarà uno di quelli che lo sentiranno di più questo derby numero 134 della capitale. Una gara nella quale non va a segno dal 2005 su un campo che lo ha visto mille volte protagonista ma che, proprio a causa dellultimo infortunio, non lo vede realizzare dal 3 dicembre scorso: era lEuropa League e dallaltra parte cera il Basilea. Era addirittura il 22 novembre invece quando Totti realizzò (tipletta al Bari) lultimo gol allOlimpico in campionato: uneternità. Già, perché la sua striscia realizzativa si è interrotta con linizio dellanno: anzi, in realtà un gol il capitano giallorosso nel 2010 lo ha segnato. Il 23 gennaio a Torino contro la Juventus... un caso? Succede così, paradossalmente, che pur essendo il veterano in assoluto della stracittadina, proprio lui potrebbe risentire di questa gara al pari di un esordiente: cè voglia di riscatto, di tornare a decidere le partite come un tempo.
Totti di derby ne ha giocati ben 31 (27 di campionato e 4 di Coppa Italia) e tutti da titolare: tranne quello dellesordio nel quale subentrò a partita in corso e che la Roma perse per 1-0 (era il 6 marzo del 94 e Giannini sbagliò il gol del pareggio proprio su rigore procuratosi da un Totti giovanissimo). Ma il suo bilancio e qui torniamo ai demoni, è in negativo: ne ha persi dodici, vinti dieci e pareggiati nove. Insomma la sua voglia di cambiare la tendenza e continuare a inseguire un sogno potrebbe fare la differenza domenica sera davanti a un Olimpico in formato grandi occasioni. Roma ci spera, almeno quella giallorossa...