GASPORT - Innanzitutto, il doveroso rispetto della cabala laddove la mistica ebraica incontra lesoterismo, a cui è affidata la rivelazione di verità occulte e pure lostentazione di una certa superiorità. Non quella smargiassa di Pradè, che alle cinque del pomeriggio giura di non aver ancora deciso dove vederla, «anche perché non ce ne frega niente, noi pensiamo solo allAtalanta». Ma quella davvero più disinteressata di Totti, che venerdì sera è andato a stanare il lupo (si fa per dire) a casa sua, sul palcoscenico del Palalottomatica, dove si esibiva linterista Fiorello,
Al cinema ieri sera cerano i soliti quattro gatti: Totti, De Rossi, Perrotta, Toni. Campioni del mondo e di scaramanzia. Che dopo poco, come da tradizione, hanno lasciato platea libera allo staff, Ranieri in testa, mentre qualcuno fingeva di giocare alla playstation, salvo unirsi ai due boati (sì, boati) provocati dai gol della Fiorentina. Biscotti mal cotti La città era piuttosto scettica. Predicava vittimismo, alla maniera romanista. Chiacchiericcio radiofonico, fogliettoni di denuncia su quotidiani che solitamente si occupano di cose serie, un biscotto gigante in stile Oro Saiwa sulla prima de Il Romanista. I vari sospetti di combine parevano tutti confermati in serata, quando da Firenze arrivava la notizia dellesclusione di Gilardino, per far posto a Keirrison de Souza Carneiro, attaccante brasiliano in prestito dal Barcellona, probabilmente dalla prossima stagione in forza alla Roma, costi quel che costi. Keirrison deve il suo nome alla passione paterna per Jim Morrison, il quale disse una volta: «Ciascun giorno è farsi un giro nella storia». Oggi pare un giorno buono. Tutti allo stadio!