CORSPORT - Tutto cominciò il 9 novembre, su invito di Jeremy Menez. Il francese uscì allo scoperto dopo la partita di andata contro lInter. «Voglio giocare presto con Totti e Vucinic. Il capitano centravanti, Mirko a sinistra e io seconda punta» . Da lì lidea si è sviluppata, Ranieri ci ha puntato. Allepoca ancora non cera Toni, arrivato a gennaio. Il tecnico ha preso in considerazione questo schema offensivo, fino ad arrivare al tridente pesante, con Totti, Toni e Vucinic, mandato in campo contro il Bari, un assetto che probabilmente sarà riproposto domenica contro la Lazio.
Lo aveva detto sin dal primo giorno, ed è stato il suo grande impegno nei primi mesi di attento e minuzioso lavoro a Trigoria: Ranieri ha prima voluto sistemare la difesa, troppo vulnerabile, fino a garantirle una tenuta ottimale. E proprio in occasione del derby di andata, la Roma era riuscita a rimanere con la porta inviolata per la prima volta: non le accadeva da sette mesi.
In seguito, coperte egregiamente le spalle grazie a un centrocampo più folto, ha potuto adottare uno schieramento più offensivo. E nelle ultime settimane, quando sono tornati a disposizioni tutti gli attaccanti, ecco le tre punte in campo sempre. Contro lUdinese, lInter, il Bari, lAtalanta. Con diverse varianti. Ecco quindi Toni prima punta, Totti prima punta o alle spalle di Toni, Menez trequartista o attaccante esterno. Vucinic prima punta o punta larga a sinistra.
Le soluzioni a disposizione di Ranieri sono molteplici, favorite dalla grande qualità dei suoi attaccanti. Fino a gennaio alla Roma mancava una prima punta centrale, larrivo di Toni ha colmato questa lacuna. E adesso Ranieri può scegliere. Dosando le fatiche dei suoi attaccanti, scegliendoli in base alla caratteristiche degli avversari.