
CORSPORT - Benvenuti nel posto più sacro della Roma, dove la squadra respira allunisono, vive allunisono, condivide tutto, umori e idee, tattiche e strategie. Benvenuti nello spogliatoio della Roma. Stadio Olimpico, poco distante dai cancelli dingresso della Curva Sud cè lo scivolo che conduce allarea sotterranea dove il bus della squadra entra per far scendere i giocatori. Da qui si svolta a sinistra, ci si trova davanti una grande porta che il servizio di sicurezza dello stadio - uno dei più moderni dEuropa, di proprietà del Coni che ne cura anche la gestione diretta - protegge da ingressi non autorizzati. Questa porta conduce alla grande area spogliatoi.
La «casa» della Roma è sulla sinistra del corridoio principale, si incontra dopo aver superato gli uffici del personale Coni addetto allo stadio, il bar riservato (ne parliamo a parte) e un altro ufficio a esclusiva disposizione dellufficiale Uefa quando lo stadio ospita partite internazionali.
Sulla sinistra cè la targa, la scritta «spogliatoio» e lo scudetto giallo e rosso con la lupa e la sigla ASR. Siamo arrivati, la Roma si prepara qui, dentro questi duecento metri quadri a 5 stelle. Entriamo, cè subito lampia sala con un tavolo dal rosso dominante sulla destra: qui i magazzinieri e i massaggiatori preparano il materiale di base per la gara, compreso il ghiaccio generato da una macchina. Tutto lambiente è piastrellato di bianco ma i fregi sono a tema con fantasie rosse e ocra, i colori della Roma.
A sinistra cè larea giocatori, dove gli atleti si cambiano prima e dopo la gara. Sul perimetro della sala 25 sedili in pelle, morbidi e con fodere giallorosse: al centro un tavolo con il simbolo della Roma stampato sopra. Prima della gara, circa tre ore prima, i magazzinieri organizzano la zona, distribuendo su ogni sedile la maglia del giocatore, le scarpe, le ciabatte. Il resto degli effetti personali lo porta il giocatore stesso. Questo spogliatoio può essere isolato dal resto della zona riservata alla Roma tramite una porta scorrevole fatta montare da Spalletti alcuni anni fa: il tecnico voleva raccogliersi con la squadra lasciando fuori i rumori e lattività di magazzinieri e massaggiatori.
Tornando nella sala dingresso, di fianco allo spogliatoio-atleti, cè la stanza privata dellallenatore: qui Ranieri può pianificare le ultime cose con il suo staff, e ha anche sedile, armadietto e doccia ( come spieghiamo a parte, con box, idea di Spalletti...). Uscendo dalla stanza riservata e superando larea di ingresso, si accede alla zona delle docce: sono sedici, sempre fregiate di giallorosso, introdotte da unanticamera con una elegante, lunga e sinuosa panchina in legno dove i giocatori possono rilassarsi prima e dopo la doccia.
Proseguendo si incontra larea massaggi, una stanza con 4 lettini blu che possono essere azionati elettricamente per regolare inclinazioni e altezza. Qui i fisioterapisti si prendono cura dei giocatori, prima e dopo la gara, o addirittura durante lintervallo. Nella stanza, tra un lettino e laltro, ci sono cinque mensole in legno utili ai massaggiatori.
Quando larbitro aziona la sirena, la squadra esce sul corridoio principale, svolta a sinistra e incontra gli avversari nella prima area di chiamata: siamo già a pochi passi dal campo, che si scorge sulla destra. Si scendono le prime scalette, atleti e arbitri si ritrovano nella seconda area di chiamata, appena sotto il campo: da qui non resta che salire i gradini e sbucare dentro lOlimpico, sul prato, accolti dal boato del pubblico.
E ora di cominciare.
Rosella Sensi si «concentra» nel bar autorità
Nel corridoio principale, prima della zona degli spogliatoi veri e propri, cè un bar riservato, una sorta di zona autorità. Laccesso è consentito a un numero molto ristretto di persone, e viene spesso utilizzato dai presidenti per conversare con colleghi e ospiti in genere. E uno dei posti, esclusivissimi, dove è possibile incrociare il presidente Rosella Sensi durante le gare della Roma, per stemperare la tensione o fare considerazioni sulla partita. La Sensi raramente va oltre questa soglia per rispettare la privacy dei giocatori, un rispetto ovviamente reciproco da parte dei giallorossi.
Quello del bar è un ambiente molto intimo, dove si ritrovano gli ospiti di riguardo di Roma e Lazio: quando allOlimpico cè il Napoli, per esempio, raccontano come non sia raro che il presidente De Laurentiis chieda alla figlia di aspettarlo nel bar riservato mentre lui incontra i suoi giocatori negli spogliatoi.
Totti e Toni primi della fila seduti di fianco da buoni amici
Francesco Totti e Luca Toni non sono solo compagni di Roma e di Nazionale (ex ma forse anche prossimi...). Sono soprattutto ottimi amici, come i due hanno sottolineato spesso, anche prima dellarrivo dellattaccante emiliano in giallorosso. Non a caso, come si vede nella foto Bartoletti a sinistra, hanno i sedili uno di fianco allaltro. Entrando nello spogliatoio-giocatori della Roma, subito a sinistra dopo la porta principale dello spogliatoio giallorosso, i primi due posti sono di Toni e Totti: si racconta anche di un beau geste del capitano, che avrebbe ceduto il primo sedile al compagno come nobile segno che ne facilitasse lambientamento in squadra. A un passo dai due sedili di Toni e Totti cè la lavagna che può usare Ranieri nelle riunioni tecniche immediatamente prima delle gare o durante lintervallo. Ogni posto per i giocatori ha il sedile in pelle (in totale sono 25), un armadietto privato per gli effetti personali, una coppia di appendiabiti e lo spazio per scarpe, ciabatte o altre necessità.
Larbitro preme il «rosso» E il segnale: in campo!
Sono ambienti molto confortevoli, arredamento moderno e molto funzionale. Ognuno dei due ambienti ha una poltrona e un ampio tavolo per leventuale riunione tecnica dellarbitro con i suoi assistenti. Ognuno dei due ambienti ha due docce a disposizione, ma è soprattutto una la caratteristica peculiare degli ambienti dedicati agli ufficiali di gara. I due spogliatoi hanno altrettanti ingressi autonomi dal corridoio principale, quindi è possibile entrare nei due spogliatoi distintamente: ma i due ambienti sono collegati tra loro da una porta interna che si può aprire o chiudere alloccorrenza. Durante la fase più « intima » si può quindi serrare, nel caso in cui gli ufficiali di gara fossero di sessi diversi, per consentire il rispetto della privacy. Nella fase tecnica, invece, la porta viene aperta per creare un ambiente unico che consenta allarbitro di stabilire gli ultimi dettagli con i suoi collaboratori.
E la società ospitante a provvedere a tutte le esigenze delléquipe arbitrale, mentre generalmente non si fa molta distinzione di compiti se a uno degli ufficiali serve un massaggio o una prestazione medica.
E poi cè quellanomalia cromatica... Le stanze dedicate agli arbitri hanno come tema dominante il blu - colore del Coni proprietario e gestore dello stadio Olimpico come si può vedere dalle nostre foto. Cè solo un pulsante rosso, inserito nel blocco luci allingresso dello spogliatoio ( il particolare nella foto a sinistra): larbitro schiaccia il bottone rosso azionando così una sirena che suona in tutto latrio degli spogliatoi. La sirena è il segnale di chiamata, le squadre si ritrovano nellatrio di chiamata e dopo pochi istanti saliranno sul terreno di gioco.