Zitto e "Mouto"

28/03/2010 alle 10:38.

IL ROMANISTA (C. FOTIA) - Lo so che è un attacco retorico, lo so che non dovrei farlo, ma lo scrivo come ce l’ho nel cuore: la partita di ieri ci conduce a un passo dalla Storia. Quella del calcio, certo, ma con la S maiuscola. La Roma nostra, corona una rincorsa formidabile con una gara perfetta, contro una squadra di picchiatori cui un pessimo arbitro ha concesso di menare come fabbri. Neppure questo è bastato e Mou mo’ è meglio che stia



Ho capito come sarebbe finita quando il tabellone segnava l’85esimo e in campo non è entrato un giocatore: è entrato . Dice: ma quante palle vuoi che possa giocare in pochi minuti? Ah, povere anime perse , credete forse ch’io m’abbassi a parlare di quisquiglie e pinzillachere in una notte così? Che stia li a contar assist, passaggi, tiri in porta?



Io parlo d’altro, sto parlando di puro spirito. Se egli non fosse amato dagli dei del pallone, poveri miscredenti, sapreste spiegarmi chi altrimenti avrebbe guidato tre, dico tre, palloni interisti a infrangersi contro i pali della porta giallorossa? Nel magico ritorno del , ad accompagnare la Roma in questo superbo finale di campionato non sentite aleggiare lo Spirito del Calcio? Di Eupalla come scriveva il sommo Brera? Non vedevate quella palla andare finalmente dove era giusto che andasse guidata

Non freniamo ora quell’emozione che si sente correre per ogni dove, qui in à, che ci prende alla gola e s’insinua nell’animo   di un popolo in festa. Godiamoci questa notte da lupi. Ora siamo davvero a un passo dal Sogno.