
IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - "E'stato davvero un bel gol il mio, pensato e realizzato, forse è stata una delle reti più belle della mia carriera". Parlava così Mirko Vucinic alla fine della gara col Napoli di domenica pomeriggio, aggiungendo però che avrebbe volentieri barattato il suo gol con una vittoria della Roma. In effetti quello del San Paolo è stato, per rapidità di esecuzione ma anche per classe pura, uno dei suoi gol più belli: il quinto nelle ultime sette partite, lundicesimo in stagione comprese le coppe.
Il fatto che Mirko abbia cominciato a segnare con maggiore frequenza proprio quando la squadra ha dovuto fare a meno di Francesco Totti e di Luca Toni (che in realtà si è visto poco in maglia giallorossa) non fa altro che aumentare il valore dei suoi gol. Significa che quando cè stato bisogno di lui ha risposto "presente" e che Vucinic si sta trasformando, magari con un po di ritardo rispetto alle premesse, in un grande giocatore capace di risolvere da solo le partite. Il giocatore talentuoso e un po svogliato visto nei suoi primi anni romani è diventato un leader, capace di aggiungere quel pizzico di cattiveria che gli è sempre mancata, e di andare ad affrontare a muso duro avversari ed arbitri. Vucinic, insomma, si sente parte integrante del progetto e questa non può che essere una bella notizia per Ranieri e per i tifosi giallorossi. Gol belli e pesanti, comunque, Mirko ne ha sempre segnati: alcuni veramente da "copertina".
ROMA-SPORTING LISBONA Forse il primo gol "pesante" e bello lo ha realizzato in Champions League. Era il 23 ottobre del 2007, la Roma giocava in casa contro lo Sporting Lisbona una gara decisiva per il passaggio del turno: Mirko aveva iniziato la gara in panchina ma dopo 35 minuti era entrato al posto di Totti, infortunato. Sul punteggio di 1-1 nel secondo tempo la "perla", sotto la Sud: Mirko ha preso palla sulla sinistra è arrivato sul fondo mettendo a sedere mezza difesa portoghese prima di segnare da posizione quasi impossibile.
ROMA-CHELSEA Ancora un gol importante e bello nella manifestazione più importante, la Champions. Avversario il Chelsea, il 4 novembre 2008. La Roma ha bisogno di vincere per sperare di passare il turno e allora ci pensa Mirko, con una doppietta dopo il gol di Panucci. La magia al 13 del secondo tempo: col Chelsea sbilanciato ruba palla sulla trequarti a Mikel e parte dritto, inseguito dallavversario, al limite dellarea si ferma e lo risalta, poi batte forte e fa il 3-0 facendo esplodere lOlimpico di gioia.
PANATHINAIKOS-ROMA Non decisivo, ma lo stesso bellissimo il gol di Atene contro il Panathinaikos. Alla mezzora Baptista scarica sulla sinistra per Mirko che stoppa con la suola, prende la mira e piazza il pallone sul secondo palo a girare.
NAPOLI-ROMA Lultima magia, in ordine di tempo, domenica pomeriggio a Napoli. Un gol che non è valso tre punti ma che è stato comuque per sua stessa ammissione tra i più belli: schema simile a quello di Atene, con girata sul secondo palo, impossibile da parare per De Sanctis. Un gol "alla Del Piero", se non fosse che adesso sta cominciando a diventare un gol "alla Vucinic"