CORSPORT (P.TORRI) - Lultimo brivido è stato al mi nuto novantaquattro, lo stadio stava trattenendo il respiro, cè un pallone in area di rigore della Roma, Milito sta arrivando a grandi falcate, non respira più nessuno, il sinistro è una sassata che il rumore si sente in tribuna, come in tribuna si sente il rumore del palo (pare lo stiano cambiando) che respin ge lultimo assalto dellInter. Roma ha vinto, che cominci la festa. Una festa alla quale può sembrare strano che un signore che si chiama Francesco Totti partecipa solo per nove minuti, com preso il recupero. Sufficienti per rega lare unaltra straordinaria emozione a uno stadio che lo ha acclamato come sempre, più di sempre. Alla fine il ca pitano giallorosso, dopo aver comuni cato loscuramento del suo sito ufficiale per partecipare allOra del la terra, è uscito di cor sa, qualcuno gli ha ricordato quel palo e lui ha risposto pronto: «Ho perso dieci chili
VUCINIC - Stavolta non ha segnato, ma finché è stato in campo, cioè sino a pochissimi minuti dal fischio finale, ha svolto un lavoro che dà una dimensione ancora maggiore alle qualità di Mirko Vucinic: «E una vittoria straordinaria che ci regala grande euforia. Godiamocela per qualche ora, ma da lunedì tutti sotto, come sempre, per preparare al meglio la partita di Bari. Questa è una grande Roma, una Roma che ha imparato a soffrire, sapendo di poter fare comunque male. Le grandi squadre sono quelle che sanno soffrire. Due anni fa abbiamo sfiorato lo scudetto, dovevamo dimenticare e migliorare, siamo migliorati. Il gruppo è la nostra arma in più» .
BURDISSO - Non aveva mai giocato contro lInter, la società che ha ancora la proprietà del suo cartellino. Per lui è stata una partita particolare, averla vinta ancora di più: «Per me è stata una serata speciale, conclusa nel migliore dei modi perché abbiamo battuto unInter fortissima. Ora siamo a un solo punto di distacco, crediamoci sempre di più. Ci dobbiamo credere perché siamo una grande squadra, ci sono quattro campioni del mondo, grandi giocatori, siamo forti pure noi. Per me quando ti giochi lo scudetto il calendario non conta, tutte le partite vanno affrontate al massimo, sapendo di poter raggiungere un grande traguardo. Non ho mai dubitato della forza di questa Roma, anche nei difficili momenti iniziali di questa stagione. E una grande soddisfazione giocare in questa Roma. La svolta cè stata dopo la partita di San Siro proprio contro lInter, lì ci siamo definitivamente sbloccati. LInter rimane la più forte, ma se non vinceranno questo scudetto, vorrà dire che avranno sbagliato qualcosa» . Azzardiamo: la cessione in prestito di Burdisso alla Roma?