Tagliavento all'inglese, prima spiega poi ammonisce

07/03/2010 alle 10:43.

IL ROMANISTA (F.BOVAIO) - Pronti via e Flamini entra subito "all’assassina" su Perrotta. Gamba tesa e piede a martello, roba da codice penale del calcio, ma non per Tagliavento, che dà il fallo ma tiene nel taschino il giallo. L’ammonizione ci stava tutta, ma la linea scelta dall’arbitro è quella di non incarognire subito gli animi e la partita, che al 2’ vede un altro tackle duro tra Nesta e Pizarro. Per Tagliavento vale la regola non scritta del "palla contesta, palla alla difesa" e dà la punizione al Milan. Mugugni giallorossi, che al 12’ diventano fischi, dato che il fallo di Ambrosini su Pizarro al limite dell’area sarebbe netto e frutterebbe una bella punizione per Riise o Baptista.

Cioè tanto dialogo con i calciatori per spiegare le sue decisioni e fischiare solo quello che è necessario per far giocare il più possibile. Va tutto bene fino all’84’, quando gli animi si scaldano per due contrasti tra Ambrosini e Taddei: nel primo il milanista si lascia cadere in corsa senza subire fallo dal brasiliano, che per la stizza getta via i guanti. Un minuto dopo, sempre loro, entrano in contatto in area romanista, con Taddei che pista il piede di Ambrosini, che non aspetta altro e si tuffa un’altra volta a pesce. Visto che non è rigore il milanista sarebbe passibile di giallo per simulazione. Subito dopo ancora Taddei viene ammonito per l’entrata a piedi uniti su Ronaldinho. Ormai gli animi sono accesi e lo stadio fischia sonoramente quando Tagliavento vede un gioco pericoloso di Cassetti su Pirlo in area milanista che è più intenzionale che reale. Nel complesso, però, la terna è andata bene e alla fine sono applausi per tutti.