IL ROMANISTA (F.BOVAIO) - Pronti via e Flamini entra subito "allassassina" su Perrotta. Gamba tesa e piede a martello, roba da codice penale del calcio, ma non per Tagliavento, che dà il fallo ma tiene nel taschino il giallo. Lammonizione ci stava tutta, ma la linea scelta dallarbitro è quella di non incarognire subito gli animi e la partita, che al 2 vede un altro tackle duro tra Nesta e Pizarro. Per Tagliavento vale la regola non scritta del "palla contesta, palla alla difesa" e dà la punizione al Milan. Mugugni giallorossi, che al 12 diventano fischi, dato che il fallo di Ambrosini su Pizarro al limite dellarea sarebbe netto e frutterebbe una bella punizione per Riise o Baptista.
Cioè tanto dialogo con i calciatori per spiegare le sue decisioni e fischiare solo quello che è necessario per far giocare il più possibile. Va tutto bene fino all84, quando gli animi si scaldano per due contrasti tra Ambrosini e Taddei: nel primo il milanista si lascia cadere in corsa senza subire fallo dal brasiliano, che per la stizza getta via i guanti. Un minuto dopo, sempre loro, entrano in contatto in area romanista, con Taddei che pista il piede di Ambrosini, che non aspetta altro e si tuffa unaltra volta a pesce. Visto che non è rigore il milanista sarebbe passibile di giallo per simulazione. Subito dopo ancora Taddei viene ammonito per lentrata a piedi uniti su Ronaldinho. Ormai gli animi sono accesi e lo stadio fischia sonoramente quando Tagliavento vede un gioco pericoloso di Cassetti su Pirlo in area milanista che è più intenzionale che reale. Nel complesso, però, la terna è andata bene e alla fine sono applausi per tutti.