Taddei: "Vinceremo un trofeo"

03/03/2010 alle 09:49.

CORSPORT - Punto fisso. Titolare ina­movibile. Rodrigo Taddei non salta una partita dal 13 dicembre, dalla trasferta a Genova contro la Sam­pdoria. Si è ripreso il posto, Ranie­ri fin dai primi allenamenti ha ca­pito l’importanza di questo esterno brasiliano con il cuore da mediano. Di certo la striscia positiva dei gialloros­si passa anche dalla sua corsa, che appa­rentemente può sem­brare scomposta.

Lui, però, in campo dà sempre il massi­mo, non si tira indie­tro, si propone in at­tacco e difende come un terzino ag­giunto.



Dopo il pareggio al San Paolo è ancora più convinto della qualità del progetto: «Siamo un gruppo for­te, abbiamo tutte le caratteristiche per vincere, ma dobbiamo restare concentrati, fare la politica dei pic­coli passi, senza commettere erro­ri e sono convinto che quest’anno un trofeo lo conquisteremo. Non ho voglia di ritrovarmi a mani vuote al termine della stagione», ha am­messo il numero 11 in una intervi­sta rilasciata al portale Forzamagi­ca.com.



Taddei ha le idee chiare, un con­tratto in scadenza e una torta da trenta candeline da spegnere fra tre giorni. La maturità (calcistica e non) l’ha raggiunta da un bel pezzo, ma, co­me si dice, i sogni e i desideri da realizzare non hanno età: « Vor­rei chiudere qui la mia carriera da cal­ciatore, il mio con­tratto è in scadenza ma non sono preoccu­pato perché con la famiglia Sensi ho sempre avuto un ottimo rappor­to. Con il presidente Franco c’è sempre stato un feeling speciale, non è che lo frequentassi, ma è una sensazione a pelle. E’ sempre stato un uomo che mi è piaciuto ed io an­davo a genio a lui. Ricordo quando tornammo da Milano con la Coppa Italia, gli corsi incontro e lui scop­piò a piangere, mi fece emozionare ma anche preoccupare tantissimo, non stava già molto bene. Comun­que sogno di chiudere la mia car­riera qui ed anche se è vero che spesso i sogni non si avverano, mi auguro di non essere l’eccezione che conferma la regola».

Crede nello scudetto, pensa posi­tivo, la scaramanzia non fa proprio parte del suo essere. In fondo la lot­ta con i fratelli-Brasil del Milan e i cugini- Argentina dell’Inter è in pieno svolgimento. « Questa volta non voglio correre il rischio di ca­dere negli stessi errori, per questo dico di affrontare le gare di dome­nica in domenica con grande con­centrazione e sono sicuro che alla fine della stagione potremo gioire tutti insieme, noi calciatori ma an­che e soprattutto i tifosi, se lo meri­tano per tutto quello che ci danno. E’ questa la giusta mentalità da os­servare quando si sta lottando per lo scudetto. Per vincere poi secon­do me è importante che all’interno di un gruppo ci siano uomini di esperienza e giovani talentuosi, co­me noi insomma». Il Milan è avvi­sato, parola di Don Rodrigo Taddei.