
IL ROMANISTA - Sorprese francesi al momento della lettura delle formazioni in casa giallorossa: fuori Burdisso e Cerci e dentro Mexes e Menez. E se la presenza del difensore può essere considerata una novità fino a un certo punto («lo considero un titolare» aveva detto il tecnico sabato in conferenza stampa), quella di Jeremy è una vera e propria novità. La sua ultima volta dal primo minuto è stata contro il Catania allOlimpico. Con Menez dal primo minuto spostato sulla sinistra nella linea dei trequartisti è 4-2-3-1: dalla parte opposta cè Taddei mentre alle spalle di Toni, al ritorno dal primo minuto dopo gli sfortunati minuti di Torino, cè Simone Perrotta. Davanti alla difesa ci sono come al solito De Rossi e Pizarro (ammonito dopo pochi minuti, salterà la gara con lUdinese).
In difesa Motta è stato preferito a Cassetti, mentre a sinistra cè il solito Riise; al centro, come detto, la coppia composta da Mexes e Juan (alla sua settima partita consecutiva da titolare). In porta cè Julio Sergio. Nel primo tempo la Roma soffre tantissimo in difesa: in entrambi i gol del Livorno i sincronismi non sono perfetti nellapplicare la tattica del fuorigioco ed in entrambe le occasioni Lucarelli si trova da solo, tenuto in gioco da Motta. Ripetuta è la
ricerca dei palloni alti per Toni, che distribuisce sponde e assist, soprattutto per gli inserimenti di Perrotta.
Emblematica in questo senso lazione del primo gol giallorosso, anche se un grande merito va dato a Taddei, splendido rifinitore. Menez si innesca una sola volta, in occasione del rigore conquistato nel primotempo. Esce, dopo una prestazione scadente, nella ripresa: al suo posto Cerci, che va a destra con Taddei a sinistra. Qualche minuto prima Ranieri aveva sostituito Motta, tra i peggiori al pari del francese, con Cassetti mantenendo comunque il modulo iniziale. Nel finale entra Baptista al posto di Pizarro: Perrotta si abbassa sulla linea di De Rossi, la Bestia si posiziona alle spalle di Toni.