Sfide da brividi tra lo scudetto e la Champions

06/03/2010 alle 11:08.

CORSPORT (PISTILLI) - Roma-Milan e Fiorentina-Ju­ventus accendono luci ed emozioni del campionato: due partite da annoverare fra le co siddette 'classiche', in quanto in terpretate da squadre vincitrici di scudetti, per giunta divise da forti rivalità. Questo sabato lus suoso sarà aperto dall'anticipo di Firenze, al quale seguirà quello in scena all'Olimpico, finalmente colmo fino all'orlo, cosa che non succedeva da nove anni: potenza dei buoni risultati e dell'entusia smo che ne deriva.

A Roma è in palio il secondo posto, sul quale si sono già allun­gate le mani milaniste. I “leonar­deschi” (ci sia passata l’irrive­rente definizione) potranno ripa­rarsi dietro i tre punti di vantag­gio che li dividono dalla Roma: due risultati su tre gli andrebbe­ro a fagiolo, il che accentuerà le difficoltà tattiche dei giallorossi. All’andata vinse (2-1) il Milan che, pareggiato l'iniziale 0-1 con un discusso rigore trasformato da Ronaldinho, s’impose grazie a un gol di Pato, il quale stasera non potrà rispondere all'appello: assenza pesante, le cui conse­guenze non sono preventivabili. Di sicuro c'è questo: dal giorno del rientro, e quindi nelle ultime tre partite, l'apporto di Pato ai successi del Milan è stato rile­vante, se si pensa ai quattro gol, due dei quali riservati domenica scorsa all'Atalanta, da lui firma­ti nelle ultime tre partite. Dover rinunciare a Pato è come per la Roma dover rinunciare a , i problemi del quale non sono sta­ti definitivamente risolti, visto che per rivederlo in campo biso­gnerà ancora pazientare. Ma in questi casi, meglio procedere con i piedi di piombo, senza fret­ta.

Nemmeno a San Siro, in quel­la sfida di quasi cinque mesi fa, malamente gestita dall'arbitro Rosetti, c’era : gli dei del calcio si stanno accanendo con­tro questo campione (e bravo fi­gliolo) che miglior trattamento meriterebbe dal destino. In com­penso, la Roma riavrà Julio Ser­gio, dal formidabile ren­dimento, Pizarro, solido pilastro del centrocampo, e finalmente Toni, che in avvio potrebbe esse­re preferito a Baptista. Tra i mol­ti brasiliani impiegati su questo e sull'altro versante mancherà Mancini, un “ex” che a Roma non ha lasciato molte inconsola­bili “vedove”, cosicché è presu­mibile che Leonardo scelga tra Abate, e sarebbe la soluzione più pragmatica, e Beckham, il cui impiego comporterebbe una ver­sione tattica più audace e sofisti­.

Se lo stato di salute del Milan sembra abbastanza buono, han­no destato qualche perplessità le dimenticanze a causa delle qua­li la Roma si è fatta bocciare in Europa League dal Panathinai­kos, quand'era in vantaggio di quel gol che le sarebbe bastato per essere promossa, e raggiun­gere dal , a dispetto di un 2-0 che avrebbe dovuto metterla al riparo da un ritorno di fiam­ma degli avversari. Qualcosa non ha funzionato negli ingra­naggi tattici o nella testa, oppure negli uni e nell'altra, della Roma: auguriamo a Ranieri di aver col­to il “busillis” e di aver escogita­to le contromisure perché la sua squadra non perseveri nell'erro­re e, soprattutto, non prenda can­tonate in una partita delicata e importante come questa con il Milan. Resta comunque il fatto che - sì, è vero - la Roma si è fer­mata a sette vittorie consecutive, ma è altrettanto vero che non perde da sedici giornate, cioè dall'ormai lontano 28 ottobre (1­2) a Udine.

Risulteranno decisivi i contra­sti a centrocampo, dove la Roma potrà farsi valere se manterrà al­to il ritmo, se imporrà il suo pres­sing, se saprà disattivare le pe­dìne più propositive del Milan: Pirlo e, più avanti, Ronaldinho. Dopodiché toccherà a Juan e a Mexes non commettere scioc­chezze nella marcatura di Bor­riello, temibilissimo uomo d'area, o di chi eventualmente gli sarà affiancato da Leonardo. Ma anche la difesa milanista, piutto­sto macchinosa, avrà il suo daffa­re non soltanto contro Toni e/o Baptista, ma anche contro Vuci­nic, in vena scintillante.

L' Inter se ne sta alla finestra, in attesa del risultato di Ro­ma. E domani sera incalzerà la fragile difesa genoana, 43 gol sulle spalle, già travolta a Maras­si per 5-0. E non c'era lo spietato “ex” Milito... Senza dubbio, i rientri di Samuel, Cordoba, Muntari agevoleranno il lavoro di Mourinho. A proposito del quale va detto che l'Under 21 gli ha restituito un Balotelli “nuo­vo”, moralmente ricaricato dal-l­'affetto dimostratogli dai tifosi di Rieti. Non ne disperda l'euforia e gli ottimi propositi.

Sul campionato è probabile che incidano le preoccupazioni solitamente suscitate dalle Cop­pe europee, in modo particolare quando viene il bello delle elimi­nazioni dirette. Martedì la Fio­rentina tenterà di mandare al tappeto il Bayern, dopo lo scan- daloso 1-2 di Monaco, arbitro il norvegese Ovrebo. La sera dopo, il Milan proverà a scalare la montagna del 2-3 inflittogli a San Siro dal Manchester United: im­presa ai confini dell'impossibile. Giovedì, altro duello italo-in­glese: -Fulham in Euro-Lea­gue. Per ciò che riguarda l'Inter, se ne riparlerà martedì 16. In­tanto, chi privilegerà la Fiorenti­na, tra e Bayern? Prandelli dirà, giustamente, che entrambi gli obiettivi sono nel suo mirino. Ma una stoccata vincente contro il Bayern, a nostro avviso, valo­rizzerebbe e cambierebbe la sta­gione dei viola, più di quanto po­trebbe farlo un successo sulla , per giunta falcidiata dagli infortuni. Tornerà a Firenze Fe­lipe Melo, Prandelli recupererà Gilardino, Zaccheroni potrà con­tare per la prima volta sul pre­zioso contributo di Iaquinta, co­munque spedito in panchina.


Staremo a vedere chi si diver­tirà di più, tra Firenze e Roma. Mica sarà Mourinho?