IL ROMANISTA (M. CATALANI) - Meno uno. Domani sera cercheremo di farci restituire quanto Rosetti pochi mesi fa prese a suo comodo. Inutile dirlo, siamo distratti da mille pensieri che il quotidiano propone. Se si sfogliano i giornali, si guardano i tg o si rubano notizie da internet , la cronaca supera la fantasia e sempre di più il normale aspetta che il pallone giri tra i campi nel fine settimana. Chi si occupa di gestire la nostra penisola tra un decreto e un appalto gira alla ricerca di particolarissimi pennuti, che colpiscono alle spalle senza pietà.
Nel triangolo via Cassia-Vaticano, girano personaggi inquietanti. Come non essere felici nellapprendere che tra un corista nigeriano che va, cè un Pizarro che forse torna. Sono certo che le misure non saranno le stesse ma noi, fedeli alle vecchie e sane abitudini, ci accontentiamo del piccolotto che dà gioia al cuore e non nuoce alle nostre terga. Scappiamo veloci dallinsidioso quotidiano, da notizie che ci rincorrono arrapatissime e rifugiamoci nellamore eterno: la Roma. Lo sapete come la penso. Secondi o terzi va bene tutto, come Francia o Spagna basta che se magna, poi questaltro anno, beccati i soldi della Champions e fatto il mercato (che da quarti non faresti ) a bocce ferme se ne riparla. Perché tanta fiducia nel futuro? Perché per ora sembra guardare dalla nostra parte. Il Milan del Berlusca non credo che il prossimo anno spenderà troppo e bene. Che ad Arcore il Milan sia lultimo dei problemi, lo abbiamo capito tutti.
Galliani forse proseguirà nelloperazione Orfei più intento ad acquisti circensi ad effetto (che sensibilizzano il marketing) quanto alla sostanza. La Juve, almeno che non torni Capello (se resta dove sta, non piange nessuno!) ha nei suoi dirigenti la stessa capacità di fare mercato di un bamboccione abbandonato dalla mamma un mese a Roma con il frigo vuoto. LInter? Ma vuoi vedere che so finiti i tempi belli? La Saras, la pompa di benzina di famiglia, questanno chiude il bilancio a meno 59,5 milioni, dividendi a quanto pare scarsi. Se non è infinito largent de poche messo a disposizione del bambinone di famiglia è credibile che anche in casa Moratti, qualcuno chieda di stringere la cinghia e fare di conto. Lo so , sarebbe disgustoso se tanto accadesse. Un po come vedere Panariello-Briatore negli spot Wind chiedere al portiere del suo condominio il telefonino in prestito per fare una chiamata. Orrore! Ma come vi facevo notare allinizio della nostra chiacchierata, volano pennuti e
avendo quasi terminato con gli abituè, cercano casa. E se la trovassero dalle parti della sede neroazzurra in via Durini? Anche il nome, cari amici
ma soprattutto amiche, sembra profetico. Certo sarebbe triste non vederlo più spendere tanti soldini e noi non dovere più assistere alle sue celebri risposte. Presidente è vero che compra il Big Ben perché a Mourinho sta sul cavolo lorologio di San Siro? E lui un po dinoccolato, ma sempre rigorosamente no casual-radical chic!, con locchio a palla sospeso a metà tra naso e occhiali, rispondere con il suo fatidico
vedremo
, per poi farsi largo tra i cronisti ed entrare nella macchina, tutte rigorosamente diverse dalle cento precedenti.
Ci mancherebbe da morire ne sono certo e tutti ne soffriremmo , ma dico ma , come ebbe a dichiarare Marcello Mastroianni ai suoi compagni di avventure nei Soliti Ignoti: Rubare è un mestiere impegnativo. Ci vuole gente seria, mica come voi. Voi al massimo potete andare a lavorare. Cielo! Che brutto sarebbe! Ma ce li vedete voi Bettega, Galliani, Blanc e il Morattino di via Durini costretti a fare una cosa cosi orribile? Dai Rose o te o chi per te, questaltro anno potreste avere loccasione buona. Basta lavorare? Non si sa mai, magari gli altri per qualche mese sono distratti dal cambio dattività.