Roma scudetto dal ko col Livorno

12/03/2010 alle 10:12.

CORSPORT (P. TORRI) - Dal Livorno a Livorno, è tutta un’altra Roma. In pratica, da scudetto. E siete assoluta­mente autorizzati a fare qualsiasi gesto scara­mantico riteniate opportuno. Però i numeri so­no numeri e i numeri relativi alle partite di cam­pionato intercorse dalla gara d’andata contro la squadra di Serse Cosmi (all’epoca all’esordio sulla panchina della squadra toscana) a questa di do­menica prossima, dicono in ma­niera incontrovertibile che la squadra di Claudio Ranieri è sta­ta la più brava di tutte, pure se è reduce da due pareggi, come ha rivelato uno studio del sito LAROMA24.IT.
CAPOCLASSIFICA - Comprendendo anche ..



CAPOCLASSIFICA - Comprendendo anche la sconfitta nella gara al­l’Olimpico, sono 41 i punti realiz­zati dalla Roma, un punto in più del Milan, quattro dell’Inter, le al­tre più o meno disperse, in una scalata che ha portato i gialloros­si dai confini della zona retroces­sione fino in piena e diretta zona , a conferma dello straordi­nario lavoro che Claudio Ranieri è riuscito a fa­re nei suoi primi sei mesi romanisti. La media di questo anomalo girone, perché stiamo prenden­do in esame l’esatta metà di partite di un cam­pionato, è di 2,15 punti a gara che proiettata sul­le trentotto gare, fa poco meno di 82 punti, quel­li per intendersi centrati dalla Roma spallettia­na che a Catania, due anni fa, nell’ultima gior­nata di quel torneo, per un’ora mise le mani sul­lo scudetto, prima che Ibrahimovic buttasse le stampelle, entrasse in campo e con una doppiet­ta consegnasse a Roberto Mancini il suo ultimo scudetto sulla panchina interista ( tralasciamo in quest’occasione di ricordare le tante situazio­ni arbitrali che caratterizzarono quel campio­nato).

Gli 82 punti ricordiamo anche che costi­tuiscono il record storico della società gialloros­sa. La metà di questi punti conquistata dalla squadra di Ranieri, assume contorni numerici ancora più interessanti, se si tiene conto che la Roma li ha conquistati partendo da una sconfit­ta, quella sul campo dell’Udinese che sabato del­la prossima settimana si presenterà all’Olimpi­co, che è stata l’ultima in campionato dove la squadra giallorossa è arrivata a mettere in fila diciassette partite consecutive senza ko, dodici vitto­rie e cinque pareggi (due di questi ancora difficili da digerire, Ca­gliari e ) per un ruolino di marcia che se fosse stato prospet­tato ai tifosi, subito dopo la delu­sione della sconfitta con il Livor­no, avrebbe suscitato soltanto grasse risate, per non dire di peg­gio.



NUMERI - Questi numeri non pos­sono che essere supportati da altri numeri positivi. In particolare uno, quello relativo alle reti subi­te. Nessuno si è dimenticato come, nella parte iniziale di questa sta­gione, il problema più evidente di quella squadra che faceva fatica a essere se stessa, era quello delle reti subite, 16 nelle pri­me nove partite, peggior difesa del campionato. L’inversione di tendenza data da Ranieri, che non a caso quando arrivò sottolineò in maniera specifica e ripetuta come bisognasse risolvere il problema delle troppe reti subite, anche in que­sto caso è stata straordinaria. Perché nell’ano­male girone che abbiamo preso in considerazio­ne, la Roma si è trasformata nella miglior dife­sa del campionato con appena 13 gol subiti, fa­cendo un balzo in avanti anche nella classifica dei gol segnati, salendo, pure qui, al terzo posto, sempre dietro le due milanesi. Sono numeri, questi, con cui la Roma dovrà scendere in cam­po domenica prossima a Livorno, perché sono numeri che non possono essere frutto del caso.