Roma-Milan balla il samba

05/03/2010 alle 10:02.

CORSPORT - Dodici. Non è un numero di maglia, quella che fino a qual che anno fa, prima che il business is business scoprisse i vantaggi del merchandising, era quella classica del secondo portiere

Sarà una sfida nella sfida quella tra i brasiliani delle due squadre, alcuni dei quali, Juan, Julio Bapti­sta e Thiago Silva, sino a qualche giorno fa erano compagni di squa­dra nel Brasile di Dunga dove, pe­rò, il ct non ha rivoluto Ronaldinho e Pato ( peraltro infortunato), forse per evitare che, almeno durante il Mondiale sudafricano, avesse a che fare con un tormentone media­tico. A questi poi bisogna aggiun­gere Taddei, Artur e Julio Sergio con la maglia giallorossa, Manci­ni, Dida e il tecnico Leonardo ve­stiti di rossonero. Da qualche an­no, ormai, quando si affrontano Roma e Milan, è un festival brasi­leiro.

Del resto i due club da sem­pre in Italia sono stati quelli che per le loro scelte straniere, spesso hanno preso la strada che porta a Rio o a San Paolo, forti di un calcio che non si può offendere nessuno se diciamo che è il mi­gliore del mondo. Lo dicono i cinque titoli mondiali vinti dalla Seleçao, più qualcun’altro letteralmente butta­to al vento, lo ribadiscono le centi­naia di calciatori brasiliani che giocano a tutte le latitudini, frutto di un vivaio inesauribile e che, pur con qualche bidone, difficilmente ha deluso chi lo ha preferito.



Soprattutto la Roma ha una sto­ria brasiliana che teme pochi con­fronti. Sin da quando il nostro cal­cio decise di riaprire le frontiere, la società giallorossa ha votato Brasile, basti ricordare i nomi di Falcao e Cerezo per dare una di­mensione importante a questa sto­ria. E’ stato sempre così a Trigoria, da qualche anno lo è anche a Mila­nello dove negli ultimi anni il Bra­sile è sempre andato più di moda.



Tra i dodici che si presenteranno all’Olimpico ( anzi undici perché Pato rimarrà a Milano per cercare di guarire in vista della sfi­da di ritorno contro il man­chester Uni­ted), ci sarà anche un ex come Alessan­dro Mancini ( reduce da un infortunio muscolare), venduto due anni fa dalla Roma all’Inter dove tutto ha fatto meno che gioca­re e passato, nell’ultimo mercato di gennaio, al Milan. Non ha lascia­to un bel ricordo da queste parti. La speranza dei tifosi giallorossi è di rivedere il Mancini dell’ultima annata giallorossa, un giocatore che sembrava l’opposto di quello che pure era stato protagonista di stagioni importanti ( nessuno se lo è dimenticato quel tacco in un der­by o lo straordinario gol realizzato a Lione).