
CORSPORT - Dodici. Non è un numero di maglia, quella che fino a qual che anno fa, prima che il business is business scoprisse i vantaggi del merchandising, era quella classica del secondo portiere
Sarà una sfida nella sfida quella tra i brasiliani delle due squadre, alcuni dei quali, Juan, Julio Baptista e Thiago Silva, sino a qualche giorno fa erano compagni di squadra nel Brasile di Dunga dove, però, il ct non ha rivoluto Ronaldinho e Pato ( peraltro infortunato), forse per evitare che, almeno durante il Mondiale sudafricano, avesse a che fare con un tormentone mediatico. A questi poi bisogna aggiungere Taddei, Artur e Julio Sergio con la maglia giallorossa, Mancini, Dida e il tecnico Leonardo vestiti di rossonero. Da qualche anno, ormai, quando si affrontano Roma e Milan, è un festival brasileiro.
Del resto i due club da sempre in Italia sono stati quelli che per le loro scelte straniere, spesso hanno preso la strada che porta a Rio o a San Paolo, forti di un calcio che non si può offendere nessuno se diciamo che è il migliore del mondo. Lo dicono i cinque titoli mondiali vinti dalla Seleçao, più qualcunaltro letteralmente buttato al vento, lo ribadiscono le centinaia di calciatori brasiliani che giocano a tutte le latitudini, frutto di un vivaio inesauribile e che, pur con qualche bidone, difficilmente ha deluso chi lo ha preferito.
Soprattutto la Roma ha una storia brasiliana che teme pochi confronti. Sin da quando il nostro calcio decise di riaprire le frontiere, la società giallorossa ha votato Brasile, basti ricordare i nomi di Falcao e Cerezo per dare una dimensione importante a questa storia. E stato sempre così a Trigoria, da qualche anno lo è anche a Milanello dove negli ultimi anni il Brasile è sempre andato più di moda.
Tra i dodici che si presenteranno allOlimpico ( anzi undici perché Pato rimarrà a Milano per cercare di guarire in vista della sfida di ritorno contro il manchester United), ci sarà anche un ex come Alessandro Mancini ( reduce da un infortunio muscolare), venduto due anni fa dalla Roma allInter dove tutto ha fatto meno che giocare e passato, nellultimo mercato di gennaio, al Milan. Non ha lasciato un bel ricordo da queste parti. La speranza dei tifosi giallorossi è di rivedere il Mancini dellultima annata giallorossa, un giocatore che sembrava lopposto di quello che pure era stato protagonista di stagioni importanti ( nessuno se lo è dimenticato quel tacco in un derby o lo straordinario gol realizzato a Lione).