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Roma capoccia «Non finirà come nel 2008»

28/03/2010 alle 08:55.

GASPORT (S. BOLDRINI) - È il giorno in cui le tute blu marciano con chi indossa il doppiopetto. C’è la Roma dei fuoriclasse, ma c’è anche la Roma dei gregari. È la Roma di Julio Sergio, il portiere che Spalletti aveva buttato in soffitta. È la Roma del redivivo Cassetti e del soldato Taddei, del sindacalista Brighi e di una stellina come Menez, che si è sporcato le mani, per una volta, come un metalmeccanico. Il portiere Julio Sergio è un uomo felice: «Se ripenso ai tre anni che ho passato, mi sembra di vivere un sogno. Battere l’Inter davanti a un Olimpico strapieno è stato fantastico. Abbiamo giocato con

Gli altri Passa Brighi e si limita ad una battuta, ma è fulminante: «Quando sono caduto in area, era rigore. Io non simulo». Anche Vucinic ha vissuto un giorno da operaio: «L’Inter è sempre in testa, ma noi dobbiamo approfittare di un loro passo falso. Siamo maturati, sappiamo soffrire come le grandi squadre e colpire dopo aver sofferto». Arriva Cassetti: «Abbiamo giocato una grande partita contro una grande squadra. Nei momenti più difficili, siamo stati compatti. Segnare quando loro stavano spingendo è stato fondamentale. Ora dobbiamo crederci perché abbiamo un obiettivo di prestigio. Non sarà facile, ma siamo più maturi rispetto al 2008». Taddei è sintetico: «Dobbiamo fingere che non sia accaduto nulla. Si va avanti dopo partita. L’Inter è sempre avanti». Burdisso si fa attendere. Dopo due ore all’antidoping, dice: «Battere l’Inter è stato speciale. Vincere dopo essere stato prestato alla Roma dall’Inter è una grande soddisfazione, maRoma è stata una mia scelta. Siamo partiti male, ma io ci ho sempre creduto. Lo scudetto? L’Inter è la squadra da battere, ma se dovessimo vincerlo noi o il Milan è perché loro l’hanno buttato. Maper menon sarà una rivincita». Antidoping pure per Pizarro, che polemizza con la squadra che l’ha scaricato: «Ora si lotta davvero. Sì, per me battere l’Inter è davvero speciale».

I francesi Alla tv francese, Menez racconta la sua storia romana: «Sono arrivato in Italia molto giovane e non è stato facile inserirsi. Ho superato un momento di crisi e ora va tutto bene. La Roma può puntare allo scudetto. Quando batti l’Inter, puoi pensare in grande». Passa Mexes, finito in panchina. Non è contento, manon è ilmomento di polemizzare: «Una grande serata, un pubblico fantastico».