
IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - Peccato. Per lennesima rimonta subita, sta diventando una spiacevole abitudine oltre che una preoccupante inversione di tendenza rispetto a come ci aveva abituati Ranieri, per le vittorie del Milan e dellInter e soprattutto perché la Roma ieri pomeriggio ha avuto il match ball per mettere al sicuro la zona Champions e non lo ha sfruttato. Peccato perché Ranieri, che si aspettava una reazione dopo la gara col Panathinaikos che comunque cè stata, aveva disegnato una Roma perfetta stupendo tutti con il varo della difesa a tre (impeccabili Mexes, Juan e Burdisso) che si era dimostrata la più azzeccata delle mosse.
Peccato perché nonostante le assenze pesantissime, ieri mancavano Totti, Toni, Pizarro oltre a Julio Sergio che ha provato in mattinata ma non ce lha fatta, la Roma era riuscita a portarsi sul 2-0 grazie ad un calcio di rigore di un ritrovato Baptista e ad unaltra magia di Vucinic (al quinto gol nelle ultime sette partite, coppe comprese). Peccato, perché lincivile pubblico di Napoli (in un altro articolo il resoconto delle aggressioni subite dai giornalisti romani in tribuna stampa) non merita una squadra in lotta per un posto in Champions. Peccato perché vincere al San Paolo
sarebbe stata la giusta benzina per lultimo tratto di stagione, che si preannuncia pieno di difficoltà.
Ora il tecnico, che ieri è stato onestissimo ammettendo che larbitro non era nella migliore posizione per valutare
il fallo di mano di Mexes, avrà una settimana di tempo per preparare la sfida di sabato sera col Milan. Unaltra gara determinante per capire dove può arrivare questa Roma in campionato: tra i rossoneri dovrebbero mancare Gattuso e (soprattutto) Pato (che ieri ha segnato una doppietta). Ranieri dovrebbe recuperare Luca Toni, magari solo per portarlo in panchina. Peccato, infine, perché con Totti e Toni senza infortuni questa squadra sarebbe stata molto più vicina allInter.