Rimonta, correzioni ed errori

01/03/2010 alle 09:05.

GASPORT - Le correzioni. Quelle che ha fatto Mazzarri in corsa e quelle che pensava di fare Ranieri. E gli errori: quelli da matita rossa dell’arbitro Rizzoli. In una partita spaccata di netto a metà (un primo round noioso, un secondo finalmente degno per due squadre aspiranti all’Europa dei quartieri alti), Napoli e Roma riescono a non farsi male, si prendono un punto ciascuno e, fatti i conti, dovrebbero andare a letto tutti più o meno sereni per come si sono sviluppate le cose. Protagonisti gli attaccanti: i due che c’erano dall’inizio, Baptista e Vucinic, e il terzo, Denis, entrato nella partita come un raggio laser per illuminare il Napoli dalle parti di Doni. Rigore procurato e firmato per la «bestia», gol inventato dal limite dell’area per il talento del Montenegro. Un gol che sembrava potesse chiudere la sfida. Sembrava, fino a quando appunto è sbarcato Denis, la correzione di

 

Gli errori E’ stato soltanto uno degli errori di Rizzoli. Altri due, seri, sono andati a danno del . Quagliarella ha combinato ben poco al San Paolo, tranne essere atterrato due volte in area, da Burdisso su corner prima e da Juan poi, in un’azione in velocità. Rizzoli non ha visto nè uno (difficile) nè l’altro (palese). E per chiudere, l’arbitro di nel finale ha deciso di sorvolare su una mossa alla Tyson di Aronica (pugno e forse anche un morso) a Vucinic che l’ha rincorso e azzoppato. Nessuna punizione. Detto che una partita è un romanzo a porte scorrevoli e ogni episodio può cambiarne la trama, le malefatte di Rizzoli che ha tolto e ha dato al ciuccio, non dovrebbero aver inciso sul risultato. La chiave Avrete capito che è successo tutto nel secondo round. Il ha dato l’impressione di voler imporsi sulla sfida, ma si è sgonfiato presto: Gargano non era ispirato, Maggio sula destra invece sì ma poi sbagliava facili appoggi come capitava anche ad Hamsik e al rientrante Lavezzi. Risultato: una bella serie di corner e poco più. Per la prima volta Ranieri ha utilizzato la difesa a tre: esperimento riuscito, ma da rivedere contro attacchi efficaci fin dall’inizio. La Roma, stanca per l’Europa League, priva del faro Pizarro ( che in questo momento è mezza squadra vista la cattiva forma di ), di e il solito Toni, ha deciso di controllare la gara senza sbilanciarsi e s’è affidato a lanci lunghi per le punte. Una tattica che ha funzionato perché nel secondo round un Baptista scatenato ha portato in vantaggio la Roma al minuto 13 col rigore, dopo essere stato atterrato da Campagnaro. Tre minuti dopo Quagliarella è stato sgambettato da Juan senza avere ricompense, altri cinque e Vucinic dava la presunta mazzata. Denis era appena entrato e ha deciso di scatenarsi, insieme con tutta la squadra: da lì in poi anche Hamsik e Lavezzi hanno lavorato bene e il pari è il giusto esito. Un aiuto l’hanno avuto da Ranieri, che sull’1-2 pensava di tenere il risultato togliendo Baptista e mettendo Faty. Ma ha ottenuto l’effetto di far schiacciare la Romanella metà campo. Doveva essere una correzione, è stato uno sbaglio. L’avremmo detto anche senza il pari del .