
CORSPORT - Ranieri e la sua gente. Un rapporto che, per stessa ammissione del tecnico giallorosso, è sempre stato molto forte e che, da quando è alla guida della Roma, è diventato quasi viscerale. Ieri, lallenatore ha voluto dimostrarlo ancora una volta, partecipando alla serata organizzata dal Roma Club del Campo Testaccio al Ristorante Checco dello Scapicollo. Daltronde, non poteva essere che così. Perché Testaccio è il quartiere dovè nato, perché «quello che si ottiene a Roma, quello che si instaura con i romani è qualcosa di unico. Ho fatto tanto in giro per lEuropa, ma lavorare a casa propria dà sensazioni del tutto diverse» .
Queste le prime parole di Ranieri che non ha voluto parlare della sua squadra e dellimportante impegno alle porte (sabato cè il Milan allOlimpico), ma dei tifosi assolutamente si. «So che, in pochi giorni, sono stati venduti tutti i biglietti dei distinti e della tribuna Tevere per la partita col Milan. Questo ci darà la forza giusta per affrontare una partita molto difficile » . E a chi gli chiedeva se fosse proprio questo, riportare i tifosi allo stadio, il suo più grande successo, lui risponde sicuro: «E una vittoria dei ragazzi. Se i tifosi riempiono lo stadio vuol dire che siamo davvero sulla strada giusta » .
Poi, dopo le dichiarazioni di rito, lingresso in sala. Foto, autografi, strette di mano e tanti sorrisi. Cera da cominciare la cena ma Ranieri ha voluto fare il giro dei tavoli e salutare i presenti uno per uno prima di iniziare. Era lospite donore, ma sembrava uno di loro. Abbastanza per rendere chiaro che non cera davvero persona migliore a cui potesse andare il Premio Campo Testaccio. Oltre alla targa, il tecnico giallorosso ha ricevuto anche la fotografia autografata in originale della squadra riserve della Roma che vinse il campionato nel 1934. Un pezzo unico che il tecnico saprà conservare con tanto orgoglio.