CORSPORT (D'UBALDO) - Ranieri si copre a parole, ma non in campo. Que sta sera a Bologna conferma il tridente, con Menez alle spalle di Toni e Vucinic, con il chiaro intento di non perdere terreno dalle milanesi. Ma il tecnico al la vigilia della tra sferta in Emilia smorza lentusia smo che monta in torno alla squadra.
Prudenza, ma non troppo: « Quando perdiamo si dice subito addio sogni di gloria, quando vinciamo... Sia chiara una cosa: noi dobbiamo fare il nostro lavoro, concentrati e volitivi. E giusto che la città sogni, lho detto tante volte, il nostro compito è far sognare i tifosi. Però fermiamoci lì. Adesso pensiamo al Bologna, ci attende una gara molto, ma molto difficile » .
Ha sentito lentusiasmo della gente, lunedì pomeriggio a Testaccio, ne è rimasto contagiato. Ma si sforza di non lasciarsi andare: « A me non disturba, fa piacere. Spero che anche ai ragazzi dia questa consapevolezza di fare bene, ma sempre con i piedi per terra. Dobbiamo mantenere il giusto equilibrio senza esaltarci. In questo periodo tutti fanno le tabelle, tre punti qua, tre là, non si perde mai. Al massimo un pareggio. Invece le partite bisogna giocarsele tutte. La grande favorita resta lInter e laltra contendente è il Milan. Loro se la giocano. Mi auguro che questo entusiasmo sia trasferito ai giocatori. La voglia di Toni, di Totti, di tutti quelli che hanno grande qualità e che migliorano la Roma. Ci sono giocatori che hanno fatto tantissimo. Se anche i pezzi da novanta ci aiutano ci fa solo piacere » .
La Roma può sfruttare un calendario più agevole e il ritorno a una condizione eccellente, mentre lInter ha gli impegni di Champions e il Milan ha perso giocatori importanti come Beckham, Nesta e Pato. Non basta a Ranieri per fare proclami, non rientrano nel suo Dna: « LInter sta meglio perchè è davanti e sta bene fisicamente altrimenti non avrebbe fatto la partita che ha fatto a Londra. Anche il Milan sta bene e ha più punti di noi » .
Dalla partita di Bologna, allandata è cominciata la lunga serie positiva della Roma: « Da allora è cambiato che non abbiamo più perso. Prima ad ogni minimo errore venivamo puniti, sbagliavamo tante occasioni da gol. Da quella partita la squadra si è sentita più sicura, è riuscita ad essere più concentrata e ha preso consapevolezza nei propri mezzi » .
Tra tante attenzioni a non lasciarsi andare, Ranieri a un certo punto tira fuori lorgoglio: « La Roma non si è mai guardata alle spalle. Lo facevamo solo allinizio, quando sono arrivato ed eravamo a pochi punti dalla zona retrocessione. Poi in tutti i miei discorsi ho sempre guardato avanti, mai indietro » .
Nella sua carriera di allenatore non è mai stato così vicino allo scudetto a così poche tappe dal traguardo. Ranieri sorride: « Non mi ricordo, è probabile... A me interessa solo vincere a Bologna, il resto sono solo chiacchiere. Capisco il vostro lavoro, lo fate bene. Io voglio vincere tutte le partite, restando con i piedi per terra senza prenderci in giro ». E sa che Bologna può diventare una trappola, a tre giorni dalla partitissima con lInter: « Per noi non cè il rischio di pensare già allInter. Il rischio è quello di steccare a Bologna. Sappiamo che affronteremo una grande squadra, che ha sbagliato contro il Siena e ci terrà a fare bella figura. Saremo molto concentrati » .
Lultima partita senza Totti, forse. Anche in questo caso Ranieri frena: « Non so quando sarà pronto. Limportante è che riesca a migliorare giorno dopo giorno. E stato fermo tanto tempo, da pochi giorni ha ripreso a lavorare con noi. Non so se sarà pronto per lInter, io penso al Bologna » .
Subito dopo la gara contro lUdinese sta pensando di riproporre il tridente: « E possibile. Limportante è che la squadra stia sempre bene e che sappiano correre tutti come sabato scorso ». E intanto scalda Menez: « Spero che gli applausi di sabato gli abbiano fatto bene e gli abbiano fatto capire che contiamo su di lui » .