
GASPORT - In via Allegri, il gioco dellidentikit è stato fatto (e risolto) da tempo. Alla guida della Nazionale, per lormai certo dopo Lippi, in Federcalcio vorrebbero un allenatore non giovanissimo, con esperienza internazionale, di grande personalità e nello stesso tempo abile nei rapporti con i «media». Se possibile, un uomo del sorriso e un pizzico poliglotta. Insomma, se miscelando i concetti vedete venir fuori i profili di Carlo Ancelotti, Cesare Prandelli e Claudio Ranieri, non avete sbagliato affatto.
Rinnovi & Arbitrati Il progetto federale, però, ha le sue spine. Senza considerare il fatto che lingaggio della Nazionale non è il top (circa 1,3 milioni netti per un «big»), Prandelli al momento sembra avere più voglia di misurarsi in un club, Ancelotti è fresco di ricco matrimoniocol Chelsea, mentre Ranieri è nel pieno della sua storia damore con la Roma. Non è un caso che la Figc ora rifletta su Allegri, mentre la famiglia Sensi intende sottoporre a Ranieri un rinnovo fino al 2013. Insomma, durerà, ameno che qualche imprevisto non sparigli i giochi. Quale? Se ad esempio il braccio di ferro fra Unicredit e la Italpetroli dei Sensi, adesso fermo in attesa dellarbitrato del celebre giurista Cesare Ruperto, fosse favorevole alla banca, i 400 milioni di debiti che pesano sulla holding potrebbe aprire nuovi scenari proprietari per la Roma, e a quel punto chissà che Ranieri non abbia mani libere.