Ranieri: "L’Inter deve avere paura"

27/03/2010 alle 11:18.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - E’ molto carico, sorride e risponde telegrafico. Ecco la vigilia della partita del l’anno, Ranieri arriva in conferenza stampa con una tuta rosso porpora. Misura le paro le, è diplomatico e pungente al tempo stesso. L’imperatore Claudio non si era mai ritrova to così in alto a otto giornate dalla fine

COSI’ DIVERSI - Scherza sul suo stato d’animo: «Sono te­sissimo, emozionatissimo... E’ una bella partita, interessan­te, spero che non sia l’unica di quest’anno, mi auguro che ce ne siano altre. Se fosse so­lo questa significherebbe che al novantesimo finisce tutto, invece mi auguro che esca qualcosa di positivo in questa partita» . La Roma arriva alla sfida contro l’Inter con uno stato d’animo diverso: «Sono due squadre completamente diverse. La Roma deve essere così, leggera, consapevole della propria forza. L’Inter è una squadra po­tente, arcigna, fisicamente inattaccabile. Non possiamo essere uguali. Rischia di più l’Inter, loro dovevano vincere lo scudetto, so­no loro i detentori, la squadra più forte. Noi ce la giochiamo con il Milan, ma dietro l’In­ter ci deve essere la Roma, pronta ad approf­fittare di un passo falso. Se loro perdono lo scudetto dobbiamo essere pronti. Male che va perdiamo, pazienza. Ma ci sono altre due facce della medaglia molto importanti. Vin­cere sarebbe più simpatico, ma non perde­re significa che ce la giocheremo ancora» .
Mexes ha detto che la Roma è più matura rispetto a due anni fa, quando sfiorò lo scu­detto all’ultima giornata: «Aspetto il verdetto del campo. Mi fa piacere però che un leader  come Mexes parli in questo modo» . Aggiun­ge un po’ di pepe: «Come affronteremo l’In­ter? Domani (oggi, n.d.r.) lo vedrete. Il triden­te? Potrebbe essere. E’ possibile anche preve­dere uno schieramento più prudente, un cen­trocampo molto combattivo. Ricordate tutti i falli che ci fecero all’andata? Ci sto pensan­do, come su . Su di lui ho già deciso. Ma non ve lo dico, non porto gli orecchini al na­so... » . Nessun messaggio a Mourinho, le po­lemiche passate sono state messe da parte, ma ognuno al suo posto: «Ci vediamo al­l’Olimpico» . Basta? «E avanza» . 
 
CHE SFIDA! - Il dubbio è su Menez, che in ogni caso è tenuto in considerazione da Ra­nieri: 
«Si è calato nella parte, lo abbiamo sempre elogiato, qualche volta ripreso, quan­do perdeva la palla e si fer­mava. Sembra che ha abbia capito le sue qualità, sa fare benissimo la fase offensiva e quella difensiva. L’importante è che ora si senta partecipe» . Riconosce la forza dell’Inter, a prescindere dal modulo che sceglierà: «Mi aspetto un’In­ter più aggressiva, Mourinho può fare diversi sistemi di gio­co, lo abbiamo visto anche in campo internazionale. L’Inter è una squadra corta, pronta a sfruttare l’errore avversario, a ripartire in contropiede. Non sono mai i sistemi di gio­co le armi vincenti, ma i gio­catori ». La Roma non ha niente da perdere, può giocare senza pres­sioni: 
«Non è questo il discorso. Vorrei poter giocare con la pressione addosso. I tifosi de­vono spingerci, è giusto che si godano questo momento» .
La scelta di Morganti mette i brividi, la Ro­ma non ha mai avuto vita facile con l’arbitro marchigiano. Ma Ranieri è un signore: «Mi dà ampia fiducia, è un arbitro esperto, mol­to deciso, sicuramente farà una grande par­tita. Anche gli arbitri vogliono fare bella figu­ra, sanno che una partita come questa la ve­dranno in tutto il mondo» . L’ultimo pensiero è rivolto alla . Gelido più degli altri: «Vi­sta la situazione la mia non è una rivincita, ma la constatazione di quello che pensavo e ho avuto ragione anche questa volta» .