
IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - "Non siamo secondi a nessuno». Lo grida forte e chiaro Gian Paolo Montali, responsabile delle risorse umane di Trigoria, ai microfoni di Roma Channel.
Un esempio? Dopo tre pareggi consecutivi a Roma si cominciano a vedere gli spettri del passato, si pensa più a mantenere la posizione dagli attacchi del Palermo e della Juventus invece di puntare Milan e Inter. Lui invece la pensa al contrario. «Noi dobbiamo guardare la squadra che abbiamo avanti, quindi in questo momento il Milan, e raggiungerla. Poi quando arriverà lInter vedremo in che condizioni saremo».
Che momento è questo? «È un momento particolare, stimolante, abbiamo fatto quattro mesi in modo
straordinario, adesso dobbiamo ritrovare lo spirito giusto. Non dobbiamo pensare a quello fatto fino a ieri, sarebbe sminuire quello che ci aspetta. Quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto noi con le nostre forze e rimane nostro, mancano dieci gare, dobbiamo trovare lispirazione, giocare come fossero le più importanti. Sono un viatico per continuare a sognare, e a far sognare i nostri tifosi e far ritrovare la vis pugnandi che la squadra deve sempre avere».
Con lUdinese mancheranno giocatori importanti. Che partita vi aspettate? «Sabato sarà una gara delicata, mancano uomini importanti, ma la rosa costruita dalla società è ampia. Sarà loccasione per molti giocatori di mostrare il loro valore e tutto il loro talento. Non sarà importante solo chi scenderà in campo ma anche chi dovrà entrare in corso. Dove non arriverà uno ci dovrà essere un altro che si supererà, andando oltre i propri limiti per aiutare i compagni. Questo vuol dire essere una squadra. Soprattutto perché avremo una cornice di pubblico allaltezza della posizione e dei traguardi della squadra, che si trova a sei punti dallInter e a cinque dal Milan. Avremo un atteggiamento dei giocatori che dovrà essere allaltezza della delicatezza della gara. La nostra squadra è composta da 25-26 giocatori, questo è il momento per chi ha giocato meno di dimostrare il proprio valore. I giocatori hanno le carte in regola per tenere alto il valore della squadra. Con lUdinese sarà difficile, noi saremo intorno ai giocatori che avranno davanti a loro unoccasione importante. Il presidente e la
società hanno deciso di mantenere questa politica dei prezzi dimezzati. Avremo bisogno di tutto il nostro
pubblico, che è stato straordinario con il Milan e con il Panathinaikos, ci aspettiamo che tutto lambiente faccia
sentire il giusto calore e sia allineato agli obiettivi di questa squadra. Saremo tutti schierati intorno alla
squadra, per spingerla ad ottenere il risultato che merita».
Prima lUdinese, poi Bologna e lInter. Come si gestiscono le risorse mentali? «Sarà una settimana intensa, ma noi dobbiamo fissare degli obiettivi per non rimanere nel limbo. Qualcuno dice che dobbiamo guardarci le spalle, molti dicono che non possiamo guardare avanti. Gli obiettivi chiave per noi sono la squadra che sta davanti, non vogliamo guardarci dietro, perché se ti guardi indietro rischi di dimenticare coshai davanti a te. Noi dobbiamo guardare la squadra che abbiamo avanti, quindi in questo momento il Milan, e raggiungerla. Dobbiamo ritrovare latteggiamento che ci ha fatto fare i quattro mesi alla grande. LInter ha qualcosa in più, ma questa Roma dal punto di vista delle persone e degli uomini non è seconda a nessuno. Giochiamo
una partita alla volta e vediamo quando arriverà lInter in che condizioni saremo».
Come avete metabolizzato questo momento di difficoltà, dopo tre pareggi di fila? «In una stagione così lunga e difficile, è una cosa fisiologica. La cosa importante sono atteggiamento e obiettivi futuri. Io penso in grande: noi siamo la Roma, una grande squadra e una grande società. Se non riesci a ottenere il massimo devi fare unanalisi oggettiva per capire il motivo e in questo abbiamo un grande allenatore abituato a farlo e una
squadra fatta di uomini veri. Abbiamo usato la settimana per riflettere su ciò che andava fatto meglio».
Ha detto che la Roma guarda avanti. Questo tranquillizza molto i tifosi. «La Roma guarda avanti, a testa alta perché le cose che abbiamo fatto prima nessuno ce le può togliere, ma abbiamo un mese e mezzo da fare con grande determinazione. Deve essere una squadra spietata, quando entriamo in campo la gente deve vedere una squadra con unidea chiara e precisa. E dovremo essere bravi noi a farlo vedere a tutti».