
IL MESSAGGERO - Gli strascichi del terzo pareggio consecutivo non sono solo di natura psicologica e, tra laltro, non si possono ancora quantificare, anche perchè 5 punti su 6 lasciati al Livorno di Cosmi devono far riflettere in vista della prossima stagione: mentalmente la Roma ha troppi passaggi a vuoto.
Di sicuro Ranieri, già uscendo dal Picchi, deve prender atto di quanto la partita pareggiata ieri influirà su quella successiva dal punto di vista tecnico: quattro diffidati, dei sei di inizio match, preso il giallo da gervasoni, salteranno sabato lincontro con lUdinese. Scompaiono con largo anticipo dalla lista dei convocati Mexes, De Rossi, Pizarro e Taddei.
In più, nelle interviste a caldo, lallenatore cancella anche Totti dal prossimo appuntamento, escludendo il suo rientro. E ci sarà da verificare meglio pure linfortunio di Vucinic, costretto a rinunciare in extremis alla trasferta in Toscana per uninfiammazione al ginocchio siniistro. Il turn over può far comodo: la Roma ha il fiatone da un pezzo.
Ma questo, così eccessivo, penalizza. Ranieri si accorgerà di dover rinunciare a tre uomini su quattro a centrocampo: lesterno Taddei e i due mediani titolari Pizarro e De Rossi. E questo il settore da inventare, tenendo presente che gli unici due centrocampisti di ruolo rimasti fuori a Livorno sono Faty e Brighi. Menez, ieri vispo e combattivo, può essere confermato. Deludente invece Cerci, da utilizzare per sostituire Taddei. Manca un esterno, dunque. Potrebbe essere alzato un terzino. Perrotta servirà, come nel finale di gara, da mediano, con Baptista trequartista o seconda punta. Oppure fiducia a Faty. Dietro nessun problema: Burdisso per Mexes. In attacco molto dipende da Vucinic: la sua presenza può condizionare le scelte anche a centrocampo (esterni e ruolo di Perrotta). E anche quella del sistema di gioco.