LEGGO (F. BALZANI)- Il solito mal di pareggio. La Roma di Ranieri getta via unoccasione doro per rientrare nella corsa scudetto, riaperta dopo lennesimo passo falso dellInter e procede lentamente sul curvone dellimbattibilità (18° risultato utile consecutivo). Il terzo pareggio di fila ottenuto a Livorno (dove non si vince dal 2004) arriva al termine di una partita pirotecnica che ha messo in mostra un grande Lucarelli e i limiti difensivi della Roma, orfana di Burdisso lasciato in panchina volutamente da Ranieri nel tentativo di recuperare un Mexes in affanno.
Roma senza Totti e Vucinic, ma con Toni dal primo minuto e Menez largo a sinistra.
Il primo tempo è da pallottoliere con i giallorossi pronti a ribattere i colpi dellattaccante toscano. A passare in vantaggio è proprio il Livorno con Lucarelli che, tenuto in gioco da Motta, batte Juan sullo scatto e infila Julio Sergio in diagonale. Passano appena due minuti ed è Perrotta, servito da uno splendido assist di tacco di Taddei, a pareggiare i conti.
L1-2 sta tutto nei centimetri di Toni che sfrutta la punizione di Pizarro sporcata da Perrotta e messa dentro dal bomber a 55 giorni dal suo ultimo gol contro il Genoa. Dopo 7 minuti è ancora un errore di posizione di Motta a permettere la doppietta di Lucarelli che a tu per tu con Julio Sergio non sbaglia. Palla al centro e nuovo vantaggio firmato da Pizarro servito da Perrotta allaltezza del dischetto.
Da un rigore in movimento a un penalty vero e proprio guadagnato da Menez trattenuto in area da Knezevic. Dagli undici metri va il cileno che però manda sul palo quello che poteva essere. Nel secondo tempo la Roma rallenta il ritmo, forse troppo. Il primo pericolo per la porta giallorossa arriva da Moro, ma è provvidenziale lintervento di Julio Sergio che manda in angolo il bolide del difensore amaranto. Poi ancora Lucarelli. Lattaccante livornese mette in mezzo un pallone toccato con la mano da Juan. Dal dischetto va il capitano che pareggia e fa esplodere il Picchi. Il fantasma del terzo pareggio consecutivo costringe la Roma a spingere per inseguire il treno-scudetto. Prima Toni, poi Cassetti e infine Juan mandano di poco a lato. Si spengono così le ultime speranze giallorosse.