Pradè: «Ranieri resta, ha dato la svolta»

02/03/2010 alle 09:46.

CORSPORT (P. TORRI) - Non parla spesso, ma quando lo fa a maggior ragione bisogna ascoltarlo. Stia­mo parlando di Daniele Pradè, il direttore sportivo giallorosso, uno di quelli che vive il suo lavoro prima con la pelle e il cuore, poi con la testa. Che non è detto che sia sempre un vantaggio, ma che comunque non può essere mai una colpa. Ieri mattina il ds romanista è intervenuto ai microfoni della trasmissione «Radio Anch'io lo Sport», parlando un po’ di tutto, dalla sfida del San Paolo di domenica scorsa ai giocatori, dal futuro di Ranieri a



NIENTE AZZURRO - Partiamo da Ranieri, l’allenatore che ha cambiato il destino di questa Roma. Del tecnico in tempi recenti se ne è parlato anche come possibile suc­cessore di Lippi in Naziona­le, ipotesi azzerata da Pradè: «Ranieri ha un contratto con noi e secondo me la sua na­zionale è la Roma. Sarebbe una bella cosa fare il profeta in patria. Ranieri si sente romano e roma­nista, ha preso questa sfida con motivazio­ni fortissime. Ranieri è stata la nostra svol­ta ha capito quali erano i problemi. La squadra aveva perso autostima, lui ha coin­volto tutti i giocatori ed è stato fortemente voluto dalla presidenza. E’ contento di sta­re nella Roma, per lui questo è un punto di arrivo forte. Il feeling con Ranieri dura da tanti anni» .

Dal futuro del tecnico a quello della società: «Sul futuro societario non en­tro, noi abbiamo una grandissima proprie­tà come la famiglia Sensi. La qualificazio­ne in è importante, sono tanti soldi che poi sapremo come riutilizzare per­ché ci autofinanziamo» , parole, queste ulti­me, che sono uno spiraglio concreto per un mercato diverso dall’ultimo.

Pradè è poi tornato sulla partita di Napo­li, arrivando a quella con il Milan di sabato prossimo: «In campo c’è anche un avversa­rio, forte, in salute e con grandi stimoli. Ab­biamo fatto una buona gara, siamo stati pu­niti al novantesimo, ma il cammino conti­nua e siamo convinti di avere una grande squadra. C’è rammarico ma ricordiamoci che a non ha vinto nessuno.Vucinic ha fatto molto bene, si è preso delle respon­sabilità, è un campione, determina le par­tite da solo. Ha trovato quello che gli man­cava, la continuità. Siamo contenti anche di Baptista, lo abbiamo sempre detto che è un professionista serio. In vista del futuro ab­biamo giovani importanti come Okaka e Cerci, puntiamo anche sul baby Pettinari. Sabato ci at­tende una grande sfida con il Milan. La differenza la fanno sempre i calciatori. Quando hai dei campioni può succedere di tutto. Sono contento per Leonardo ed ero convinto che il Milan riu­scisse fuori. Pato poi fa la differenza, sarebbe da ipo­criti non dire che per noi è un vantaggio anche se a noi mancherà » .



ACCELERATORE - E a propo­sito di , il ds giallorosso ha aggiunto anche qualche atra cosa: « è molto ge­neroso, forse ha spinto trop­po lui sull’acceleratore. Non ha curato be­ne l’infiammazione tendinea, sappiamo co­munque di averlo a disposizione nella par­te più importante. Ci sono altri due recupe­ri importanti, quelli di Toni e Pizarro. Toni e Julio Sergio tornano a lavorare con il gruppo. Noi non abbiamo mai messo in evi­denza queste assenze perché ci fidiamo de­gli altri» .

Infine due battute, tranquille tranquille, sui direttori di gara: «Faccio il dirigente da tanti anni, i nostri arbitri sono i migliori. Noi dobbiamo essere bravi a tenere i toni bassi, alla nostra squadra diciamo sempre di dare una mano. Arbitrare è difficile. In partite come Roma Milan un arbitro giova­ne può essere un rischio» .