Pradè: "Milito il mio rimpianto più grande"

12/03/2010 alle 10:10.

CORSPORT - « Il mancato acquisto di Milito è il mio più grande rimpianto. Lo avevamo in ma­no, poi decidemmo che come centravanti sarebbe stato suffi­ciente Totti e cambiammo stra­tegia. E l'argentino finì al Ge­noa » . E' questa una delle confi­denze del direttore sportivo del­la Roma Daniele Pradè in un’in­tervista concessa a «Rivista Ro­manista », il mensile dedicato ai tifosi della Roma (oggi in edico­la il numero di marzo).



"Alla Roma - ha ricordato Pradè - mi portò Lucchesi. Mi presentò Franco Sensi e la mia vita cambiò per sempre. Rosel­la è molto simile al padre. E' esigente, grintosa, determinata, sempre presente. Le devo mol­tissimo. Lavorare con Capello mi ha fatto crescere subito. Da lui ho imparato molto, anche ad archiviare ogni informazione sui giocatori visionati. Ora ve­do almeno due dvd al giorno di calciatori. E' una specie di sca­ramanzia, non lo faccio solo a natale e a capodanno. Tutti gli altri giorni dell'anno sì. Lavora­re per la Roma è stato il corona­mento di un sogno. Momenti brutti ce ne sono stati. Con Cas­sano arrivammo allo scontro fi­sico".