CORSPORT - Tre gol e un assist. La prestazione sfoderata contro il Gallipoli sabato è solo un riassunto della stagione di Stefano Pettinari, uno degli uomini di punta della Primavera di Alberto De Rossi. Sarà un caso, ma una delle poche assenze dellesterno destro del tridente giallorosso, è coincisa con la pagina più amara della stagione della Roma: la più amara della stagione della Roma: leliminazione ai rigori contro l'Empoli al Viareggio, dopo che all'esordio Pettinari si era presentato sul palcoscenico della più importante manifestazione di calcio giovanile con un'altra tripletta, ai lituani del Ventspils.
Niente Empoli, per lui. Tutta colpa di un ammonizione rimediata contro la Cisco che fece scattare la squalifica e la rabbia di De Rossi: «E incredibile che venga ammonito in quel modo un ragazzo che prende decine di calci ogni partita» . Già, perché è anche questo il destino di Pettinari. Il destino che accomuna tutti i giocatori che provocano mal di testa agli avversari con le loro finte e le loro giocate. Il destino del suo idolo Cristiano Ronaldo. La capacità di saltare luomo è la qualità più evidente di Pettinari, che questanno sembra aver zittito anche chi lo accusava di essere troppo innamorato del pallone.
Stefano è il giocatore in grado di saltare lavversario e di creare superiorità numerica. Luomo capace di mandare in porta i compagni, ma anche di andare a concludere lazione. Nove volte gli è riuscito nel campionato in corso. Delle sue doti si è accorto anche Ranieri che il 16 dicembre gli ha regalato lesordio in prima squadra: 17 contro il CSKA Sofia difficili da dimenticare per lui che, cresciuto con la maglia della Lodigiani, ha voluto la Roma a tutti i costi, nonostante le avances dellInter e che in passato ha respinto le sirene di Manchester United e Chelsea. Con la Roma ha un contratto fino al 2011. Se continuerà così la storia di Stefano in giallorosso è destinata a durare.