Pettinari, una stagione esaltante con la Primavera per prenotare il futuro

08/03/2010 alle 09:40.

CORSPORT - Tre gol e un assist. La prestazione sfoderata contro il Gallipoli sabato è solo un riassunto della stagione di Stefano Pettina­ri, uno degli uomini di punta della Primave­ra di Alberto De Rossi. Sarà un caso, ma una delle poche assenze dell’esterno destro del tridente giallorosso, è coincisa con la pagina più amara della stagione della Roma: la più amara della stagione della Roma: l’eli­minazione ai rigori contro l'Empoli al Via­reggio, dopo che all'esordio Pettinari si era presentato sul palcoscenico della più impor­tante manifestazione di calcio giovanile con un'altra tripletta, ai lituani del Ventspils.

Niente Empoli, per lui. Tutta colpa di un am­monizione rimediata contro la Cisco che fe­ce scattare la e la rabbia di : «E’ incredibile che venga ammonito in quel modo un ragazzo che prende decine di calci ogni partita» . Già, perché è anche questo il destino di Pettinari. Il destino che accomuna tutti i giocatori che provocano mal di testa agli avversari con le loro finte e le loro giocate. Il destino del suo idolo Cri­stiano Ronaldo. La capacità di saltare l’uo­mo è la qualità più evidente di Pettinari, che quest’anno sembra aver zittito anche chi lo accusava di essere troppo innamorato del pallone.

Stefano è il giocatore in grado di sal­tare l’avversario e di creare superiorità nu­merica. L’uomo capace di mandare in porta i compagni, ma anche di andare a conclude­re l’azione. Nove volte gli è riuscito nel cam­pionato in corso. Delle sue doti si è accorto anche Ranieri che il 16 dicembre gli ha re­galato l’esordio in prima squadra: 17’ contro il CSKA Sofia difficili da dimenticare per lui che, cresciuto con la maglia della Lodigiani, ha voluto la Roma a tutti i costi, nonostante le avances dell’Inter e che in passato ha re­spinto le sirene di Manchester United e Chelsea. Con la Roma ha un contratto fino al 2011. Se continuerà così la storia di Stefano in giallorosso è destinata a durare.