
CORSPORT - A Testaccio, le radici e la storia dellAS Roma. Campeggia que sta scritta su una parete della nuova sede del Roma Club Testaccio. Una frase che riassume in sé il significato profondo del pomeriggio vissuto ieri in via Lorenzo Ghiberti 33. Una festa per un intero quartiere che non solo ha abbracciato con calore Rosella Sen si, Claudio Ranieri, Juan e Riise, ma ha anche conosciuto il suo nuovo pun to di ritrovo, il suo nuovo cuore pul sante.
FESTA Una festa dal sapore antico, con centinaia di persone in strada e tante altre affacciate alle finestre rigorosamente agghindate di giallorosso. Un entusiasmo e un calore unici con la sede che si è presto riempita di tanta gente comune arrivata lì solo per festeggiare i propri beniamini. Juan e Riise sono arrivati prima di tutti accompagnati da Antonio Tempestilli e non si sono sottratti allabbraccio dei tifosi. Tante foto, centinaia di autografi, tanti cori. Poi larrivo di Claudio Ranieri, che da ragazzo chissà quante volte sarà passato per via Ghiberti senza sapere dellaccoglienza trionfale che gli avrebbe riservato tanti anni dopo. Quindi Rosella Sensi, che non è voluta mancare allappuntamento e alla quale è stato riservato il simbolico taglio del nastro. La festa è cominciata così, ed è proseguita con i brindisi di rito, la musica, anche quella rigorosamente giallorossa, suonata dal vivo da Fabrizio Buccini, autore del cd Sogno Giallorosso. Una festa che ha ridato un futuro a unassociazione che è stata a suo modo protagonista degli ultimi quattro decenni di storia romanista.
LA STORIA Tutto è iniziato nel 1969. La prima sede è stata in Via Amerigo Vespucci, 18 metri quadrati di passione, poi lesigenza di una struttura più accogliente e il trasferimento nei locali di via Giovanni Branca 32. Lì il Roma Club Testaccio è diventato, anno dopo anno, il cuore pulsante del tifo giallorosso, la culla della passione romanista. Lì sono passati tanti protagonisti della storia della Roma: Giacomo Losi, il Barone Liedholm, Agostino Di Bartolomei, Francesco Totti. E per questo passato e per il significato che il Roma Club ha per un intero quartiere, che gli ultimi mesi sono stati di vera sofferenza. A luglio scorso, per uno sfratto diventato ormai esecutivo, il Roma Club ha dovuto abbandonare la sua sede storica. Senza una casa, Sergio Rosi e gli altri soci hanno lottato, come afferma lo stesso presidente del Roma Club, e finalmente sono riusciti a prendere possesso, grazie allimpegno dellAter e del presidente Luca Petrucci, dei nuovi locali di via Ghiberti. Sono stati mesi di lavori febbrili, con la ristrutturazione e la messa in sicurezza dei locali, grazie al sostegno, anche economico, dellintero quartiere. Ieri linaugurazione, ma il momento forse più significativo i soci del club sperano di viverlo sabato prossimo. Se tutto procederà per il verso giusto, infatti, già sabato potranno tornare a vedere tutti insieme la partita della Roma dentro la loro nuova casa. Quale occasione migliore di una sfida scudetto come Roma-Inter?