L ROMANISTA (D.GALLI) - Per la trasferta di Bologna non cè niente da fare. Ce la siamo giocata con gli incidenti di Livorno. LOsservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive deciderà oggi - anzi, suggerirà di decidere - che i romanisti non possono andare al DallAra. Mercoledì prossimo, perché Bologna-Roma si giocherà in un turno infrasettimanale, i tifosi giallorossi saranno costretti a restare a casa
A distanza di ventiquattro ore, però, non cambierà però nulla. Lo sostengono al Viminale, dove sono furiosi con i romanisti. "A Livorno - spiegava ieri un funzionario del Ministero - hanno fatto un bel casino". Sarà un provvedimento punitivo. E sarà limitato a Bologna-Roma. Nel senso che per la nostra curva non saranno previste ulteriori sanzioni dal Viminale. Per ora, dovrebbero essere salve le rimanenti tre trasferte di campionato, con Bari, Parma e Chievo (il derby non è mai stato in discussione).
Ci dice bene, pare: se fossero state partite "a rischio", tanto per usare una terminologia parecchio in voga allOsservatorio, la punizione sarebbe stata a tempo indeterminato. "Adesso dipenderà da loro", avvisano dal Ministero dellInterno. Dipenderà dai romanisti. Che, stando sempre a quanto dicono al Viminale, si sono giocati la dote incamerata in tante giornate di perfetta tranquillità. Anzi, dopo Roma-Milan gli uomini dellOsservatorio (e del Casms) si erano ufficiosamente complimentati con la tifoseria giallorossa. "Un prova di civilità". È così che avevano commentato lafflusso e il deflusso di settantamila persone allOlimpico. Nessun incidente prima e dopo, Antonio De Falchi - ucciso dalla follia di alcuni teppisti rossoneri il 4 giugno 89 - che viene ricordato con rabbia ma senza violenza, la partita che scorre via senza destare preoccupazioni in chi gestisce la sicurezza dello stadio. Da applausi.




