Okaka fa il Balotelli. L’Under ora ci crede

04/03/2010 alle 09:17.

IL MESSAGGERO - Il primo ostacolo è superato. L’Under 21, al termine di una partita non spettacolare, ma tirata e difficile, ha avuto la meglio sull’Ungheria con un 2-0 firmato da Okaka e Marrone. Una vittoria che tiene l’Italia in corsa per la qualificazione all’Europeo 2011, ma che andrà confermata a settembre, quando sulla propria strada gli azzurrini incontreranno Bosnia e Galles, con l’obbligo di mettere insieme altri 6 punti. Casiraghi ha disegnato una squadra molto sbilanciata (Oltre ad Okaka e Balotelli, in avanti c’è anche Borini)

Ma con il passare dei minuti trovano un loro equilibrio, aiutati dagli ungheresi che appaiono piuttosto timidi. Balotelli, incitato a gran voce dal pubblico, si accende a sprazzi (e Casiraghi deve sgolarsi per dargli indicazioni), ma quando parte dà sempre l’impressione che possa accadere qualcosa di importante. Al 25’ gli azzurri rompono lo sbarramento magiaro. Merito di Okaka che parte sulla fascia sinistra approfittando della scivolata di Lazar (il campo è assai umido ed appesantito), si accentra e batte Gulacsi con un rasoterra che Kadar devia leggermente. Passata in vantaggio l’Italia acquista in sicurezza e tiene gli avversari lontani dalla propria area senza eccessivo sforzo. Al 20’ della ripresa l’Italia trema perchè Bolzoni, già ammonito nel primo tempo per proteste, si fa cogliere in atteggiamento falloso (calcetto ad un avversario) che l’arbitro Turpin non gli perdona. Secondo giallo ed azzurri in 10 uomini.

Per qualche minuto la formazione di Casiraghi vacilla. Ma gli ungheresi non approfittano della superiorità numerica, che del resto dura solo otto minuti. Al 28’, infatti, anche Kadar si fa espellere, prendendo la seconda ammonizione per un fallo su Okaka, spesso imprendibile per i macchinosi difensori magiari. Ristabilita la parità, l’Italia ha bisogno della rete della sicurezza, che arriva al 36’ grazie a Marrone, entrato 13 minuti prima al posto di . La prima delle «tre finali», come le ha definite Casiraghi, è vinta.