
L ROMANISTA (D.PETROSELLI) - La Roma crede allo scudetto, i suoi tifosi pure. Basta fare un giro per la città (e nelle ricevitorie Ticketone) per accorgersene. Da un punto allaltro della città la parola dordine è vincere. Bari sarà una tappa fondamentale, come lo fu quel 20 maggio 2001. Allora erano oltre 25mila i sostenitori giallorossi, questa volta saranno solo 14mila, ma la passione è la stessa di sempre. Tutti partono con il pensiero di rivivere quelle emozioni vissute dieci anni prima.
Certo che però qualche timore cè. Allora il Bari era ormai retrocesso, invece questa volta è in lotta addirittura per un posto in Europa League e venderà cara la pelle: «Sarà una partita difficilissima dice Simona che andrà al San Nicola con il fidanzato Giuseppe visto anche che in casa loro hanno faticato tutte. Solo il Milan è passato, anche se con qualche aiutino. Non bisogna farci prendere dalleuforia per la vittoria contro lInter. Mancano ancora 7 partite e bisogna cercare di vincerle tutte. Io ci credo. Il nostro entusiasmo li spingerà, ma guai a distrarsi». «Occhio al Bari - ammonisce Paolo perché il curvone sarà pure finito, ma rimettese sul rettilineo dopo aver fatto un curvone ad alta velocità non è mica na cavolata». E il pensiero ritorna a quei aiutini in favore dei nerazzurri che ci tolsero uno scudetto meritato proprio due anni fa: «Il timore cè ma non voglio pensarci dice Alex - abbiamo unoccasione forse irripetibile. Con lInter poi abbiamo dimostrato di essere più forti dei torti arbitrali. Sabato sarò nella ovest e sono sicuro che faremo unaltra impresa. Voglio continuare a sognare». In attesa che tutto diventi una piacevole realtà.