
IL ROMANISTA - Come al solito, riesce sempre a trovare le parole giuste Gian Paolo Montali, direttore generale "in pectore" della Roma. «Ora ci sfoghiamo in questo viaggio in treno e poi pensiamo al Milan» dice prima di salire sul treno che riporta la squadra a Roma. Non parla degli assenti, tanto per cominciare: «Le grandi squadre non si lamentano di queste cose sia quando vincono che quando perdono. Dal punto di vista dellapproccio i ragazzi non hanno sbagliato nulla. Dovreste vedere le loro facce nello spogliatoio». Facile immaginarle. Come è facile immaginare il rammarico, più che giustificato. «Si, nello sport certe occasioni non tornano, non siamo riusciti ad centrare il massimo obiettivo, chapeau al Napoli che è abituato alle rimonte, a noi è mancato solo il risultato». Stanchezza? «Ora vedremo una Roma sempre più in grado di fare grandi prestazioni visto che avremo più tempo».
E intanto arriva il Milan. Sabato possiamo partire dalla certezza di avere un grande stadio tutto giallorosso? «Non finirò mai di ringraziare i nostri tifosi. Giovedì dopo la partita contro il Panathinaikos abbiamo fatto lerrore di non salutarli. Non lo faremo più. I nostri tifosi sono il dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo uomo della Roma».
Da un dirigente allaltro, ecco Bruno Conti, che compare davanti ai microfoni di Sky. «Scudetto? E più lontano,
questo è chiaro. Stavolta però dopo il due a zero i ragazzi hanno fatto una grande prestazione perchè oggi non era facile contro il Napoli. Poi però cè stata una grande reazione. Denis ha cambiatola gara, ha avuto un impatto incredibile. Cè un po di stanchezza ma bisogna pensare già alla prossima col Milan. Un minimo di stanchezza cè, labbiamo visto in queste partite che ci troviamo in vantaggio e non riusciamo a gestire la palla, per lo meno a farla girare. E chiaro che un giocatore come Pizarro per noi è importantissimo, ma anche quelli che stanno giocando stanno facendo bene e speriamo di rimetterci in sella e pensare alla partita di domenica. Se pensiamo a quando cerano i problemi avremmo messo una firma su questa posizione. Dobbiamo pensare di domenica in domenica adesso che siamo usciti dalla coppa Uefa».
Già, una eliminazione che fa male, anche se giustamente Conti prova a guardare oltre. «Non fa male. Si è abituati anche alle sconfitte, e purtroppo è successo. Bisogna andare avanti. Non dimentichiamo quello che hanno fatto questi ragazzi fino a oggi».