
CORSPORT (P. TORRI) - Rodrigo Taddei il più duro, Gian Paolo Montali il più diplomatico. Ma il filo comune del dopo partita giallorosso a San Siro è la questione rigore. Certo non quello assegnato per il fallo su Baptista. Ma i due del Napoli, quello non dato e quello assegnato al tramonto della gara che ha trasformato una vittoria di quelle pesantissime in un pareggio con mille rimpianti e tante arrabbiature.
Passiamo al colpevole o presunto tale, cioè Philippe Mexes. E stato il francese a toccare quel pallone con il braccio che ha determinato la decisione del rigore finale. Già in campo, dallimmediata reazione del francese e di diversi suoi compagni, si era capito che la Roma non era certamente daccordo con la decisione presa dallarbitro di Bologna. Il difensore, ieri visto nellinedito ruolo di centrale dei tre centrali, lo ha confermato anche nel dopo partita: « Non era assolutamente rigore, quel pallone mi ha sbattuto sul petto e sul fianco e poi à finito sul braccio ( episodi del genere il designatore Collina ha detto chiaramente che non si devono sanzionare, ndi), ditemi voi se era rigore. Ed è un vero peccato che la partita sia finita in questa maniera, perché qui abbiamo lasciato due punti pesanti e, soprattutto, una vittoria che penso avremmo meritato. Io mi sono trovato bene nel ruolo di centrale nella difesa a tre, per me non è stata la prima volta giocare con questo modulo, allAuxerre ci avevo giocato in più di unoccasione » .
Concludiamo con il direttore Gian Paolo Montali che seguendo la politica del profilo basso, non ha alzato la voce più di tanto: « Noi siamo arrabbiati soprattutto con noi stessi perché stavamo vincendo con due gol di scarto e ormai la partita si stava concludendo. Certo cè un po di rabbia per come è finita questa partita, la sbolliremo in ventiquattro ore e poi cominceremo a pensare al Milan. Non ci siamo mai lamentati in pubblico sulle decisioni arbitrali, non lo facciamo neppure questa volta. Lunica cosa che chiediamo è rispetto, lo stesso che noi abbiamo nei confronti di tutti gli altri » .