
IL ROMANISTA (D.GALLI) - C'era un giorno che centomila lo eravamo per davvero. Si giocava solo la domenica, Lando Fiorini cantava che lo «stadio è pieno», laria sopra un Olimpico nudo e puro si addensava di fumogeni, i tamburi della Sud dettavano il tempo, sulla collina di Monte Mario ci si arrampicava per rubare un po di Roma. Gli anni e un Mondiale di tangenti hanno coperto il tempio, le leggi dello Stato e la tivvù a pagamento lo hanno svuotato. Fino a sabato.
Che sarà un giorno da ricordare indipendentemente da quello che accadrà sul campo. Per Roma-Milan andiamo verso un clamoroso tutto esaurito. In mattinata sono terminati i biglietti di Curva e Distinti Nord, nel primo pomeriggio quelli di Tevere Centrale, in serata non cera più la Tevere Laterale. Restano solo i tagliandi di Monte Mario, ma non di Monte Mario Top: sono finiti pure quelli! Ieri, la planimetria dellOlimpico era uno show di luci. Mano a mano che la nostra gente comprava i tagliandi di Roma-Milan, i terminali dellasse Trigoria-Lottomatica si accendevano. In due giorni sono stati venduti qualcosa come 30.000 biglietti. Considerati gli abbonati, siamo intorno ai 55.000 spettatori. Per il secondo giorno di fila, nei Roma Store e nelle ricevitorie Lottomatica non sapevano a chi dare i resti. E la Roma esulta. Non per lincasso, che ieri non superava ancora il milione di euro.
Ma perché la strategia ha funzionato. Sorprendendo tutti, la società ha praticato prezzi incredibilmente bassi: 12 euro in Curva, 18 nei Distinti. Pensate: alla seconda di campionato, con la Juve, per una Monte Mario ci volevano 110 euro. Adesso ne bastano 60. A Trigoria dicono che un successo del genere se laspettavano. Sarà. In ogni caso, lobiettivo è stato centrato. Tra 72 ore saremo tutti allo stadio. Tiriamo fuori le sciarpe, alziamo la voce. Gioca la Roma.