CORSPORT (P.TORRI) - Uno pensa: Totti è ancora fuori, ci sono quattro squalificati, la rosa è ristretta allosso al punto da dover convocare e portare in panchina il baby Pettinari (tra laltro ragazzo molto interessante), non ci sarà problema, stavolta, a leggere i pensieri di Ranieri
Perché il tecnico giallorosso, pur nella ristrettezza delle scelte, peraltro soprattutto nel reparto dei centrocampisti, ha comunque diverse opzioni di modulo e uomini. Ranieri, prima di ogni altra cosa, vuole tornare a vincere, ha preparato nei minimi dettagli, come sempre del resto, la sfida contro la squadra di Marino, ieri mattina ha fatto rivedere ai suoi giocatori una buona parte della gara del girone dandata, ultima sconfitta in campionato della sua Roma. La formazione, come ha detto ieri, lha già decisa. Di sicuro si può dire che il cuore della squadra è deciso, Julio Sergio in porta, il rientrante Burdisso e Juan coppia di centrali difensivi, Brighi e Perrotta mediani in mezzo al campo, Toni e molto probabilmente Vucinic accoppiata offensiva per cercare i gol da tre punti.
Mancano come è facile desumere quattro maglie, presumibilmente quelle dei quattro esterni visto che il modulo fino a ieri sera più gettonato dalle parti di Trigoria era il quattro-quattro-due, una scelta dettata dalla consapevolezza che potrebbe rivelarsi troppo rischioso lasciare le fasce allUdinese.
Una di queste quattro sarà sicuramente di Riise perché il norvegese guai chi lo tocca. Per le altre tre ci sono in corsa Motta, Cassetti, Tonetto, Cerci e Menez. Partendo dal presupposto che Ranieri privilegia, come è giusto che sia, gli equilibri della squadra, si può ipotizzare che il tecnico scelga una soluzione intermedia per gli esterni di centrocampo, ovvero un esterno con attitudine difensiva e laltro lesatto contrario, per esempio Cassetti ( o Motta se per Cassetti si sceglierà di schierarlo sulla linea dei difensori) e Menez; in alternativa, seguendo la stessa filosofia, si potrebbe pensare anche a Cerci e Tonetto. Lo scopriremo stasera, allo stadio Olimpico, perché Ranieri fino a ieri sera non lo aveva confessato neppure ai suoi più stretti collaboratori.