La Roma rinforza le fasce

20/03/2010 alle 11:32.

CORSPORT (P.TORRI) - Uno pensa: Totti è ancora fuori, ci sono quattro squalificati, la rosa è ristretta all’osso al punto da dover convocare e portare in panchina il baby Pettinari (tra l’al­tro ragazzo molto interessante), non ci sarà problema, sta­volta, a leggere i pensieri di Ranieri



Perché il tecnico giallorosso, pur nella ristrettezza delle scelte, peraltro soprattutto nel reparto dei centrocampisti, ha comunque diverse opzioni di modulo e uomini. Ranie­ri, prima di ogni altra cosa, vuole tornare a vincere, ha pre­parato nei minimi dettagli, come sempre del resto, la sfida contro la squadra di Marino, ieri mattina ha fatto rivedere ai suoi giocatori una buona parte della gara del girone d’an­data, ultima sconfitta in campionato della sua Roma. La formazione, come ha detto ieri, l’ha già decisa. Di sicuro si può dire che il cuo­re della squadra è deciso, Julio Sergio in porta, il rien­trante Burdisso e Juan cop­pia di centrali difensivi, Bri­ghi e Perrotta mediani in mezzo al campo, Toni e mol­to probabilmente Vucinic accoppiata offensiva per cercare i gol da tre punti.



Mancano come è facile desumere quattro maglie, presumibilmente quelle dei quattro esterni visto che il modulo fino a ieri sera più gettonato dalle parti di Trigoria era il quattro-quattro-due, una scelta dettata dalla consapevolezza che potrebbe rive­larsi troppo rischioso lasciare le fasce all’Udinese.

Una di queste quattro sarà sicuramente di Riise perché il norvegese guai chi lo tocca. Per le altre tre ci sono in cor­sa Motta, Cassetti, Tonetto, Cerci e Menez. Partendo dal presupposto che Ranieri privilegia, come è giusto che sia, gli equilibri della squadra, si può ipotizzare che il tecnico scelga una soluzione intermedia per gli esterni di centro­campo, ovvero un esterno con attitudine difensiva e l’altro l’esatto contrario, per esempio Cassetti ( o Motta se per Cassetti si sceglierà di schierarlo sulla linea dei difensori) e Menez; in alternativa, seguendo la stessa filosofia, si po­trebbe pensare anche a Cerci e Tonetto. Lo scopriremo sta­sera, allo stadio Olimpico, perché Ranieri fino a ieri sera non lo aveva confessato neppure ai suoi più stretti collabo­ratori.