GASPORT (M.CECCHINI) - Colpo docchio è quello dei tempi belli: settantamila allOlimpico e atmosfera elettrica come da copione. Daltronde, laria di casa in campionato produce effetti euforici alla Roma, visto che la striscia pre-Milan recita un dato ad effetto: 9 vittorie consecutive. Limpressione, però, è che stavolta la magia sia appannata, friabile come la manovra della squadra. La serie di vittorie, infatti, alla fine si arena, e poco consola che la squadra giallorossa timbri il 17˚ risultato utile consecutive in campionato. Stanchezza Claudio Ranieri infatti non si nasconde. «Io avevo detto ai ragazzi prima della partita: "Siete riusciti a portare allo stadio tanta gente, offrite loro una grande gara". Purtroppo però non ce labbiamo fatta. Eravamo un po stanchi e si è visto. Siamo partiti bene, ma il Milan ha p
Niente superbia Segnalato il pressing di De Rossi su Nesta in chiave Mondiale («Alessa, fai le vacanze lunghe o vieni con noi in Sudafrica?»: il milanista ha riso), sui cambi Ranieri ha le idee chiare. «Con Toni le cose sono migliorate, anche se in generale non è stata una Romasuperba. Abbiamo dato il 100% ma dobbiamo saper accettare il risultato e in questo momento saper chinare la testa. Paghiamo lusura, anche se abbiamo ritrovato Toni. Totti? Non gli mettiamo fretta, lui già scalpita. In teoria dovremmo fare un ottima chiusura di stagione. Il curvone finisce con la partita dellInter, ma non possiamo fare tabelle, perché il nostro campionato è difficile. Adesso che potremo lavorare tutta la settimana, sapremo ritrovare lo smalto. Il Milan ora sta meglio di noi e in campo ha gente di grandissima qualità, che fa cantare la palla: gli auguro di fare una grande impresa mercoledì prossimo a Manchester. Io faccio il tifo per loro». Un tocco di fair play per i saluti. A pensarci bene, il modo migliore per metabolizzare una serata che dopo tante aspettative alla Roma lascia un po di malinconia.




