
IL ROMANISTA (M. GHINI) - Ce labbiamo fatta. Dopo un mese di pareggi al cardiopalma quattro pappine alla coriacea Udinese hanno posto fine a una serie di disavventure, alcune volte incomprensibili. Ma così è il calcio, e così è la nostra amata Roma. Se non ti tiene sul filo della crisi nervosa non è contenta. La nostra storia è fatta di questo e, forse, in maniera quasi masochistica, conviviamo con questa continua altalena di gioie e dolori che comunque ci rendono vivi. Abbiamo vinto, lInter ha pareggiato, e la febbre continua a salire.
Certo che il sabato romano di manifestazioni, cortei e anticipi era cominciato, credo per tutti, con lidea che la squadra che Ranieri avrebbe messo in campo, date le notevoli assenze, sarebbe stata in tutti i sensi una vera emergenza, per non dire altro. Faty e Brighi a centrocampo, tre punte e blocco difensivo arretrato. Per noi tifosi un sentimento di enorme precarietà. Comincia la partita e questa formazione un po arrangiata sfodera un calcio veloce e brillante da lasciare tutti a bocca aperta. I ragazzi girano, Toni fa la torre Vucinic spazia e Menez ancora una volta ci fa vedere che, se vuole, è un vero fenomeno. La "squadretta" non solo segna, con una sciabolata di Toni, ma si prende anche il lusso di far segnare un gol da manuale al gigante Vucinic, che, in serata di gala, si ripetera chiudendo il match a suon di tripletta! Un arbitro altamente incompetente, rovina il primo atto di questa recita, regalando allUdinese un rigore fasullo.
Allintervallo i pensieri sono tornati ad essere pesanti, lombra dellennesimo pareggio aleggiava su di noi. Pensiero concretizzato nel secondo tempo, un rimbalzo sfortunato,per noi, permette a quel diavolo di Di Natale di farci ripiombare nello sconforto. E invece quei ragazzacci hanno continuato a combattere. Menez ha fatto dei numeri da circo, regalando al suo partner di giochi Vucinic un assist da favola e il rigore per chiudere in bellezza. Grazie Ranieri,grazie perché hai dimostrato che tutti sono veramente motivati, e che questa squadra ha unanima forte. Succederà quello che succederà. Sono felice perchè il futuro della Roma, con questa mentalità, potrà essere solo positivo. E sono anche felice di sottolineare che di fronte a una isolata e pallida contestazione della dirigenza si è levata un unica voce: Ma smettetela! Grazie Magica! Sei grande e noi ti amiamo. Forza Roma!