
IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - "Mi chiamo Wolf e risolvo problemi". Si deve essere presentato più o meno così, come Harvey Keitel in Pulp Fiction, Daniele Popolizio, di professione psicologo dello sport, nel ritiro norcino della Lazio. Il nuovo acquisto del presidentissimo Claudio Lotito (lunga vita a lui) è arrivato fuori dalla finestra di mercato ma non sarà un problema mandarlo in campo, perché non è un giocatore ma un mental coach, un allenatore di cervelli. Ora, a parte la facile ironia che si potrebbe fare sui cervelli dei calciatori della Lazio che hanno bisogno di parecchio allenamento, lultima trovata del presidente biancoceleste è di quelle che fanno la felicità dei tifosi romanisti.
Dopo lo stadio a Valmontone, dopo Zarate (a proposito di cervelli da allenare, vista la foto col saluto romano in curva nord) che è meglio di Messi, dopo la Lazio più forte di quella che ha vinto lo scudetto, Lotito ne ha tirata unaltra delle sue. Come Oronzo Canà che bolliva in pentola il pallone di Zico, Claudio Lotito ha portato il "santone" nel ritiro di Norcia. Se non è la mossa della disperazione, poco ci manca. La serie B dista due soli punti, e lansia da prestazione sale. Così come le speranze dei tifosi giallorossi di assistere alla retrocessione dei biancocelesti. Se Popolizio, che ieri ha assistito allallenamento della squadra al fianco di Edy Reja, ha ottenuto dei buoni risultati con Federica Pellegrini, non si può dire altrettanto di quelli avuti con la pattinatrice Carolina Kostner, che a Vancouver ha miseramente fallito lappuntamento olimpico
E pensare che Popolizio era stato ingaggiato proprio per risolvere il problema psicologico della pattinatrice azzurra, che sfoderava sempre grandi prestazioni agli Europei per poi rovinare tutto con clamorose cadute a Mondiali e Olimpiadi. Bene, è caduta anche a Vancouver. Ora tocca alla Lazio, e la speranza è che con i biancocelesti Popolizio ripeta il lavoro fatto con la Kostner e non quello con la Pellegrini.