Juan: "Non mi fermo più"

09/03/2010 alle 10:17.

CORSPORT - E’ il leader della difesa gial­lorossa, un punto di riferimento irri­nunciabile per Ranieri. Juan dal 29 novembre non ha più perso una parti­ta di campionato. E neppure la Roma ha più perso. Il difensore è convinto che la squadra giallorossa possa ripar­tire dopo i due pareggi consecutivi contro Napoli e Milan: « E’ normale che la squadra accusi una leggera flessione dopo 17 risultati utili conse­cutivi, inoltre gli impegni di Europa League, giocando di giovedì, ti tolgono energie. E poi c’è da conside­rare che la Ro­ma è una squa­dra con molti nazionali e quindi anche in questa settima­na che avrem­mo potuto sfrut­tare per allenarci molti di noi sono sta­ti ..



L’Inter ha rallentato nelle ultime settimane, la Roma può sperare di av­vicinarsi:

«L’Inter è forte, lo dimostra­no i risultati ottenuti negli ultimi quat­tro, cinque anni. Per noi è difficile pensare di riprenderla, l’Inter fa un campionato a sè. Noi non dobbiamo fare la corsa su di loro, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi. Però il Milan ha solo tre punti in più ed è alla nostra portata. Poi dovremo guardarci dalle squadre che sono dietro che si stanno avvicinando. Ma senza le coppe fino alla fine del campionato potremo alle­narci di più e recuperare energie fisi­che e mentali. Anche se abbiamo avu­to una flessione abbiamo perso poco terreno. A si poteva vincere. Anche contro il Milan potevamo fare qualcosa di più. Ma dobbiamo essere soddisfatti perchè abbiamo conquista­to due punti importanti. Domenica do­vremo andare a Livorno con la menta­lità giusta per vincere e continuare la nostra rincorsa» .




Milan e Inter dovranno fare i conti con la : «E’ abba­stanza difficile dire cosa sia meglio per noi. Se dovessero uscire avrebbe­ro un contraccolpo psi­cologico, l’eliminazio­ne potrebbe aprire una crisi. Però poi potreb­bero concentrarsi solo sul campionato. Certo, per noi sarebbe meglio se andassero avanti, perchè l’Europa ti to­glie energie. In questa ultima parte del campionato tutti ac­cusano qualche flessione, anche l’In­ter non viaggia più all’andatura di ini­zio stagione, gli avversari riescono a prendere le contromisure. Diciamo che l’Inter in questo periodo si gesti­sce » .



I tifosi si accalcano fuori dal negozio della Nike in via del Corso, dove Juan ieri ha fatto il testimonial per la nuo­va maglia della Nazionale. Ormai è un beniamino del pubblico giallorosso: «I nostri tifosi sono speciali. E’ sempre bellissimo vederli al nostro fianco. Ci sono stati vicini nei momenti difficili, sabato all’Olimpico c’è stata una grande festa e sono sicuro che anche a Livorno ci daranno la giusta carica» .



Da quando è tornato in squadra non è più uscito. E nell’altro ruolo di cen­trale si alternano Burdisso e Mexes. Juan non ha preferenze: « Sono due grandi difensori e io mi trovo bene con entrambi. Con Philippe ho giocato molto negli ultimi anni e abbiamo ot­tenuto buoni risultati, anche con Ni­colas ci siamo trovati subito bene. Sia­mo tre grandissimi difensori, ma ci metto anche Andreolli, un giovane con grandi qualità, che quando è stato chiamato in causa ha fatto la sua par­te » .



I primi due anni alla Roma sono stati con­trassegnati da una lunga serie di infortuni. Da più di tre mesi è uscito dal tun­nel: « Credo di aver risolto i problemi. Continuo a la­vorare ogni giorno per non avere rica­dute. Noi calciatori siamo sempre a ri­schio. Ora riesco a giocare con conti­nuità senza aver bisogno di fermarmi. Ho fiducia nel mio fisico e se continuo su questa strada punto a dare il mio contributo alla Roma fino a fine sta­gione. Non ho bisogno di fare turn over, sono a disposizione dell’allenato­re, è lui che decide» .



E’ ricorrente il paragone con Aldair:

«Lui è stato un grande, per me è irrag­giungibile. Anche io voglio lasciare il mio segno a Roma, ma non potrò mai raggiungere i suoi livelli. Per me è un onore essere accostato a lui» .