
IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Toni e Vucinic insieme hanno giocato e spopolato nel vittorioso 3-0 casalingo rifilato al Genoa lo scorso 17 gennaio, nel quale il modenese segnò una bella doppietta su due assist al bacio del montenegrino. Sulla carta per loro si trattava della seconda partita da titolari che giocavano in coppia, in realtà era la prima, visto che nel turno precedente, in casa col Chievo, lidillio era durato appena dodici minuti a causa dellespulsione di Doni che aveva costretto Ranieri a togliere Vucinic lasciando il neo arrivato a fare reparto da solo in attacco. Un compito che Toni assolse alla grande, entusiasmando anche un suo vecchio compagno nel Vicenza 2000-01, Pasquale Luiso, meglio noto come il toro di Sora. Contro il Chievo, Toni fu impressionante, in pratica vinse la partita da solo ha detto Luiso a barforzalupi.it Si vedeva che lui avrebbe fatto una grande carriera già quando ci giocavo insieme nel Vicenza, dove gli facevo da riserva. Già allora aveva dei colpi pazzeschi.
A Livorno la coppia Toni-Vucinic dovrebbe ricostituirsi. Insieme possono dar vita ad una di quelle che fanno sognare i tifosi come fu in passato per il duo Pruzzo-Graziani, che nella stagione 1983-84 trascinò la Roma al secondo posto e alla finale di Coppa dei Campioni con il Liverpool. Quindici i gol del bomber, 8 quelli di Ciccio, per un totale di 23 reti tra campionato e coppe. «Con Pruzzo formammo una bella coppia, un po come quella che costruii con Pulici nel Torino ci disse tempo fa Graziani - Ci sacrificavamo un po per uno a tornare a dare una mano al centrocampo. A dire il vero più io che lui, che era un po di coccio. Oh, guardate che scherzo, diteglielo al bomber, sennò si offende».
Nella stagione precedente, quella del secondo scudetto, Pruzzo aveva fatto coppia con Iorio: 22 i gol del bomber, 8 quelli del milanese, che Liedholm aveva voluto accanto a Pruzzo proprio per la sua velocità. Sul finire
degli anni 80 la Roma fu trascinata dal duo formato da Voeller e Rizzitelli, che giocarono insieme dall88 al 92
segnando 98 gol tra campionato e coppe (63 il tedesco e 35 litaliano). Nellanno del terzo tricolore a Batistuta (20 gol solo in campionato) e Totti (13 reti) si aggiunse poi Montella (13 gol), mentre Delvecchio (3 reti) aveva più compiti tattici che dattacco. Negli anni 70 la Roma di Liedholm aveva in Prati il suo terminale offensivo preferito. Accanto a lui si alternarono senza grandi fortune Spadoni (che in verità era più una mezzala e che fu fermato da un grave infortunio nel momento clou della carriera), Penzo, Curcio, Pellegrini II e Petrini. Negli anni 60 lattacco giallorosso non ebbe vere e proprie coppie-gol, visto che il centravanti Manfredini era coadiuvato da ali molto forti come Orlando e Menichelli che, oltre segnare reti importanti, dovevano rifornirlo di assist.