Galliani: «Avrei tanto voluto Totti con noi. E’ il miglior italiano con De Rossi e Pirlo»

04/03/2010 alle 08:34.

IL ROMANISTA (P. BRUNI) - In principio era geometra. Ora lo chiamano dottore. Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, qualche giorno fa, rispondendo a chi lo accusava di “essere il grande manovratore del Campionato aveva seccamente risposto: «Siete fuori di testa». Ieri, invece, intervenendo ai microfoni di Teleradiostereo, ha preferito tenere un atteggiamento più ecumenico: «Le grandi partite non mi preoccupano mai, siamo ai primi posti e ci sarà un bello stadio. Tutte e due le squadre giocano bene. A livello estetico è forse il massimo che si possa vedere».

delegato del Milan, qualche giorno fa, rispondendo a chi lo accusava di “essere il grande manovratore del Campionato aveva seccamente risposto: «Siete fuori di testa». Ieri, invece, intervenendo ai microfoni di Teleradiostereo, ha preferito tenere un atteggiamento più ecumenico: «Le grandi partite non mi preoccupano mai, siamo ai primi posti e ci sarà un bello stadio. Tutte e due le squadre giocano bene. A livello estetico è forse il massimo che si possa vedere».

Una sfida che vedrà l’assenza di , un giocatore che lo ha sempre: «Quello che ha fatto negli ultimi è straordinario, abbiamo provato a portarlo qui molte volte». Dopo tanti scontri, ora, le relazioni fra le dirigenze

di Milanello e Trigoria sono cambiate sensibilmente: «I rapporti sono ottimi. Nonostante non abbiano speso tanto hanno lottato per lo scudetto varie volte. Non posso che dire bene della Roma». E come mai questa inversione di rotta? «Anche con Franco (Sensi, ndr) negli ultimi tempi era cambiato qualcosa, mentre con Rosella sono sempre stati ottimali. Il calcio ha bisogno di grandi piazze e non può prescindere dalla Roma. Poi siamo in sintonia anche in Lega, abbiamo un rapporto quasi affettuoso».

 

Se potesse togliere un giocatore alla Roma lo farebbe a centrocampo. ? «No, leverei Pizarro in questo momento. E’ lui il Pirlo della Roma». I tanti errori arbitrali della stagione stanno minando la credibilità del torneo. Le prospettive sono varie ma difficili da realizzare: «Gli arbitri sono professionisti ma loro attività è la più difficile. Ora,

con l’elettronica, si inquadrano sempre le sviste. L’evoluzione non fa aumentare gli errori, ma soltanto a farli notare. Credo che la moviola in campo vada utilizzata
».