
IL ROMANISTA - Giampiero Ventura è uno che di calcio ne ha visto tanto, e per questo la sa parecchio lunga. Per questo le sue parole ieri alla fine della gara che il Bari ha pareggiato a Livorno sono da attribuire alla sua saggezza oltre che al rispetto per il calciatore italiano più forte di sempre, cioè Francesco Totti. Quello di Ventura, che sabato ospiterà la Roma al San Nicola, è quasi un appello.
Per questo le sue parole ieri alla fine della gara che il Bari ha pareggiato a Livorno sono da attribuire
alla sua saggezza oltre che al rispetto per il calciatore italiano più forte di sempre, cioè Francesco Totti. Quello di Ventura, che sabato ospiterà la Roma al San Nicola, è quasi un appello. «Sento dire che rientra Totti. Speriamo che si metta una mano sulla coscienza. Rientra sempre col Bari, come allandata quando ci ha fatto tre gol. Francesco hai già dato, fermati». Probabilmente però lappello del tecnico barese non avrà leffetto sperato, almeno è quello che si aspettano i tifosi giallorossi che sabato pomeriggio invaderanno Bari. Come il 20 maggio del 2001, quando Francesco guidava una squadra invincibile che stava per conquistare il terzo scudetto della storia giallorossa. Sono passati 9 anni, il capitano nel frattempo ha vinto un Mondiale e qualche altra coppa con la Roma, altri scudetti li ha sfiorati, ma col Bari ha sempre un feeling particolare.
In carriera infatti ai biancorossi ha segnato già dieci volte: la prima nella stagione 94/95 (fu il suo primo cucchiaio), lultima nella gara di andata il 22 novembre scorso. Una tripletta, quella a cui faceva riferimento Ventura, segnata in poco meno di mezzora al rientro dopo un infortunio che lo aveva lasciato fuori circa 40
giorni. Una coincidenza che ha messo in allarme il tecnico barese, che forse però ha avuto anche modo
di vedere i dieci minuti (compreso il recupero) giocati sabato pomeriggio da Francesco contro lInter.
Pochi per uno come lui (e infatti fa sempre un certo effetto vederlo entrare dalla panchina), ma sufficienti
per far capire a tutti che Totti cè, e sta pure bene.
E la notizia farà fare, immaginiamo, i salti di gioia a Claudio Ranieri che per il finale di stagione potrà
finalmente contare sul giocatore più forte che ha a disposizione. «Al mio rientro contro lInter - le sue parole al termine della gara con i nerazzurri - mi hanno fatto subito il collaudo. Sono pronto per giocare contro il Bari». Il collaudo è stato superato a pieni voti e linfiammazione al ginocchio sembra un ricordo. Il lavoro svolto nelle ultime settimane a Trigoria insieme a Vito Scala, Silio Musa e allo staff tecnico sta dando i suoi frutti e già sabato Francesco tornerà a giocare titolare al fianco di Vucinic e, finalmente, Toni. Gli farà posto Jeremy Menez, che sarà squalificato dal Giudice Sportivo, e non sarà sicuramente un problema per il tecnico giallorosso farli coesistere tutti e tre insieme: 4-4-2, rombo, albero di Natale, le soluzioni ci sono e sono già state sperimentate nel corso della stagione. La differenza, però, è una sola: quando in campo cè Totti è tutta unaltra storia. Se ne accorgerà il Bari sabato, anche se Ventura lo sa già.