
CORSPORT (G.D'UBALDO) - E uno dei veterani della Roma. E un campione del mondo, Simone Perrotta e sabato sarà lui il capitano contro lUdinese. A trentatre anni si è ritagliato il suo spazio in questa squadra, ha sem pre trovato un posto in squadra, con tutti gli allenatori che ha avu to. La sua è una carriera importan te, magari difficilmente è finito in copertina. Ma 333 partite in serie A con 38 gol e 47 presenze con due reti in Nazionale sono numeri pre stigiosi. In questa stagione Perrot ta è tornato a giocare ad alti livel li, dopo un inizio in salita a causa di un infortunio muscolare in riti ro
INIZIO DIFFICILE - La Roma lo acquistò nel 2004 quando ancora cera Capello, che in quella estate poi passò alla Juventus. Lo prese dal Chievo per sostituire Emerson, anche lui in fuga verso Torino. Perrotta era già Nazionale, con Trapattoni partecipò allEuropeo in Portogallo. In azzurro ha giocato anche con Lippi e Donadoni, ora spera di poter disputare il secondo mondiale, ma sarà comunque grato a Lippi anche se farà altre scelte. In questo campionato ha realizzato cinque gol, lultimo domenica scorsa a Livorno, dove sono stati suoi anche i due assist per i gol di Toni e Pizarro. Ha ripreso a correre, è tornato in forma, dopo essere stato frenato per qualche settimana da un problema alla schiena.
FEDELISSIMO - Sabato, in assenza di Totti e De Rossi, sarà lui il capitano. Cè un regolamento interno secondo il quale la fascia spetta a chi ha il maggior numero di presenze con la maglia della Roma. Perrotta nelle sei stagioni in giallorosso ha giocato molto. A inizio stagione ha firmato il nuovo contratto con la Roma per una sola stagione, fino al 2011. Si è messo in discussione, accettando di dimostrare sul campo di meritare un altro rinnovo. Perchè il suo obiettivo è chiudere la carriera nella Roma, prima di tornare in Calabria, nella sua terra. Alla prima stagione in giallorosso non ha avuto vita facile. Un giorno lo insultarono al supermercato. La Roma andava male, si salvò alla penultima giornata dopo aver cambiato quattro allenatori. Perrotta a fine stagione pensò di andare via. Prandelli lo avrebbe voluto alla Fiorentina. Spalletti lo convinse a restare e gli cambiò ruolo. E stata la fortuna di Perrotta, che ritrovò la Nazionale fino ad alzare la coppa il 9 aprile del 2006 a Berlino. Sabato contro lUdinese avrà la fascia di capitano al braccio. E pensare che dopo la prima stagione voleva andare via...