IL ROMANISTA (S. ROMITA) - Recuperare allInter 4 punti non rappresentava un sogno ma una possibilità reale e a portata di piede. Riprenderne 6 è invece un sogno. Credere fortemente nei sogni li rende realizzabili. Seedorf, per il suo Milan, ci ha creduto al 90°. E io, per la mia Roma, ci credo. E voi dovete crederci. E un obbligo. Una carica elettrica che ci deve tenere uniti per mano e scaricarsi sul campo. Una supervitamina che dobbiamo regalare settimana dopo settimana alla nostra squadra. La condizione è che la fiducia sia collettiva. Che non ci si perda in mille dubbi e perplessità.Che i pochi imbecilli che vanno a creare incidenti in trasferta rimangano isolati.
Limpresa è ancora possibile e passa chiaramente per lo scontro diretto. Non esitate, non titubate, non fate i professori, gli allenatori o i supertecnici. Facciamo i tifosi. E facciamolo fino in fondo.Le difese, e non solo la nostra come visto in settimana, sono in affanno. Lo è quella dei nerazzurri, quella del Milan, e quella della Juventus. Ma sono molti i reparti difensivi a scricchiolare in questa fase del campionato. Registriamo il nostro al più presto e gettiamoci nella supervolata finale sperando nella sconfitta europea dellInter e della loro paura successiva. Nel nervosismo dato dalla vicinanza del Milan. Lo so che cosa pensate. Che le parole non sono punti. E che è stata persa unoccasione che invece il Milan non ha perso. Che dal dischetto non si deve sbagliare.
Che non possiamo pareggiare con la terzultima in classifica. Che a nonno Lucarelli non si può consentire per tre volte di seguito di andarsene in quel modo. Troppi errori e troppi giocatori stanchi . Ma possiamo vincere tre partite di seguito E il sogno sarebbe lì, intatto. Incubi invece turbano i sonni del fondo classifica. I laziali non riescono a svegliarsi dallanestesia totale.E la B è per loro molto vicina. So che molti romanisti gioiscono in modo esagerato per questo. Ma a concentrarmi sulla Roma e basta me lo insegnò tanti anni fa Alberto Libonati, un grande giornalista. Un grande romanista che ha portato la sciarpa giallorossa a Dio. E poi a me il derby me fa sangue. Non ci rinuncerei per nulla al mondo. O meglio: per lo scudetto ci rinuncerei volentieri. Ma così...solo per il gusto di godermi il massimo.




