
GASPORT - LOlimpico dopo San Siro. Pierluigi Collina ha scelto Paolo Tagliavento per Roma-Milan, una delle gare più importanti dellintero campionato. Un segnale chiaro per tutti: larbitro di Terni si è conquistato sul campo la designazione. E sul campo vuol dire soprattutto Inter-Samp. La gara delle manette mostrate in tv da Mourinho (poi squalificato per tre giornate), mentre la sua squadra restava in 9 per le espulsioni di Samuel e Cordoba. Portare a termine quella sfida è stato un bel banco di prova: San Siro una bolgia, i giocatori tesissimi, ma Tagliavento non si è fatto condizionare. Del resto fin da quando ha iniziato la carriera è stato abituato a stupire. Nel 2003 si è conquistato la promozione alla Can di Ae B,
Forbice e fischietto Le biografie ufficiali di Tagliavento, infatti, riportano alla voce professione «parrucchiere». In realtà l’arbitro ha lavorato nel negozio del padre. Poco alla volta ha appreso i segreti del mestiere, ma con il passare degli anni era molto di più il tempo trascorso sui campi che a tagliare capelli. Da novizio nella Can Ae B si è divertito a curare la chioma dei colleghi fischietti. Adesso il tempo libero è tutto dedicato alla famiglia: una figlia e un altro bimbo in arrivo proprio in questi giorni. Carattere schivo e tranquillo, ma in campo ha sempre dimostrato personalità. Quella che gli ha permesso di sopravvivere a Inter-Samp.
Precedenti Roma-Milan potrebbe essere la gara della consacrazione in una stagione tormentata per gli arbitri di punta. Tra l’altro le due squadre hanno accolto con soddisfazione la designazione: sia la Roma, sia il Milan non hanno mai perso con il fischietto di Terni. I giallorossi lo hanno avuto 13 volte: 11 vittorie e 2 pareggi; i rossoneri vantano 4 vittorie e 2 pari. Insomma, entrambe le società lo considerano un portafortuna. Collina non l’ha scelto certo per questo motivo. Lo sa bene il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, che interpellato da Sky ha detto: «Per me le scelte sono titolarità assoluta della Can. Sono fiducioso. Collina sa che cosa è meglio. Poi è anche un problema di qualità degli arbitri». Tagliavento darà una risposta anche su questo.