
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Una doccia fredda. Il delegato comunale allo Sport, Alessandro Cochi, ha parlato del futuro stadio Franco Sensi e le previsioni sono tuttaltro che ottimistiche, soprattutto in questa fase dove si stanno ancora studiando permessi e carte bollate: «Il progetto stadio della Roma, è ancora in fase embrionale, così come quello della Lazio, ed esistono dei problemi sia logistici che strutturali». Cochi, intervenuto ai microfoni di Radio Power Station nella trasmissione Roma caffè, ha poi aggiunto, spiegando meglio: «Per la Roma, il vero problema riguarda le cubature previste, assolutamente minori rispetto a quelle anticipate, e larea scelta per la costruzione, vale a dire la Massimina».
Cochi, intervenuto ai microfoni di Radio Power Station nella trasmissione Roma caffè, ha poi aggiunto, spiegando meglio: «Per la Roma, il vero problema riguarda le cubature previste, assolutamente minori rispetto a quelle anticipate, e larea scelta per la costruzione, vale a dire la Massimina». Anche per la Lazio la situazione non è delle migliori, come ha spiegato sempre il delegato del sindaco Alemanno: «Per i bianocelesti, il cui
progetto non è assolutamente in vantaggio rispetto a quello della Roma (come invece si era detto nei giorni scorsi, ndr) il nodo cruciale da sciogliere riguarda la messa in sicurezza del Tevere».
Una volta sbloccate queste due situazioni, si potrà iniziare a parlare di tempi, di lavori e di tutto quello che concerne praticamente il nuovo impianto, fondamentale, come hanno ricordato più volte da Trigoria, per il futuro della società stessa: «Certamente - ha confermato Cochi - perché sappiamo quanto sia importante per la Roma (ma anche
per la Lazio) avere in cantiere un progetto ambizioso per poter riavvicinare le persone allo stadio migliorando gli impianti e mettendosi in linea con tutti gli altri standard delle maggiori società europee».
Il Comune vigilerà su tutto e Cochi ha concluso il suo intervento con una promessa: «Il nostro obiettivo primario è evitare qualsiasi tipo di speculazione».