GASPORT (A. CATAPANO) - Al 32 di via Branca, allangolo con via Cecchi, i muri sono ancora giallorossi, il lupetto fa sempre bella mostra di sè, soltanto linsegna in acciaio è stata rimossa. Senza guardare attentamente, impossibile notare che al civico 32 ora cè unagenzia di scommesse, non più il Roma club Testaccio, chiuso l11 luglio 2009.
La storia Dopo mesi di trattative, tira e molla, promesse di aiuto clamorosamente disattese (anche dalla Roma, che anzi si è assicurata che sloggiasse in fretta, proprio così), lestate scorsa il club si arrese alle richieste economiche dei proprietari e liberò il locale. Sono trascorsi otto mesi e la Snai non ha ancora trovato il modo di pulire i muri, forse perché un po di giallorosso a Testaccio ci sta sempre bene, anche dove si va a scommettere. E, otto mesi dopo, del Roma club Testaccio si sono perse le tracce. Incredibile, vero? E proprio nella stagione in cui la squadra è guidata per la prima volta da uno del quartiere (ma nato a San Saba). Del resto, non cè più nemmeno la macelleria Ranieri. Al suo posto, in piazza Testaccio, cè un negozio di surgelati.
Lappello Il club ha trovato una nuova sede, più nascosta, in un seminterrato al 31 di via Ghiberti, a due passi dal cinema Greenwich. Il locale è dellAter, lazienda per ledilizia residenziale del Comune, ed è messo maluccio. Pavimenti, pareti e bagni da rifare. Proprio oggi dovrebbero cominciare i lavori, almeno così pare. Quanto dureranno? Un mese almeno, ma non ci sono ancora certezze. Ecco perché alla vigilia di Roma-Milan, con la concreta possibilità che lOlimpico torni ad esaurirsi (restano invendute solo poche Monte Mario), nel momento in cui, dunque, la squadra ritrova il grande tifo del passato, proprio ora è utile risvegliare le coscienze romaniste. Come è possibile che il club del quartiere dove praticamente nacque la Roma chiuda e nessuno, a cominciare dalla società, spenda almeno una parola per trovare una soluzione? E come si spiegano otto mesi di silenzio?
Lappuntamento Tre giorni fa, premiato dallUtr (oltretutto il premio si chiamava «Campo Testaccio»), Ranieri ha detto: «La mia vittoria più bella è aver riportato la gente allo stadio». Ha ragione, con lui è tornato un entusiasmo che nemmeno Spalletti aveva conosciuto, gli ultimi record di spettatori risalgono alla Roma di Capello, infatti: 2001 (in campionato) e 2002 (Champions). Testaccio, allinizio, accolse Ranieri con un po di freddezza. «Perché passato dalla Juventus». Ma oggi, Maurizio Rosi, del club, dice che «ha fatto un lavoro straordinario e coinvolgente. Ed è giusto che pensi solo alla squadra, magari lo inviteremo allinaugurazione». Sarà il padrone di casa, del resto.




