
IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Se avesse fatto lattore avrebbe vinto un Oscar. O forse anche di più. Se avesse fatto il cantante un Grammy a casa lavrebbe di sicuro. Se avesse voluto avrebbe riempito i cinema e i teatri. E invece ha riempito gli stadi, perché lui è e resterà sempre uno dei più grandi. Non è un caso, quindi, che nel giorno del compleanno numero 55 Bruno Conti sia festeggiato da tanti personaggi del mondo dello spettacolo, entusiasti allidea di poter esprimere, anche pubblicamente, la loro ammirazione per uno dei simboli di Roma. Un buon ..
Per Massimo Ghini, Conti, oltre ad essere un mito, è anche un amico vero: «Ci conosciamo dai tempi di Nettuno e sono orgoglioso e onorato di poterlo dire. Gli farò auguri anche privati, ma qui sul Romanista ci tengo a sottolineare la mia gioia per avere nella Roma una persona del genere, come calciatore prima e dirigente adesso».
Al Conti calciatore pensa (e ripensa, più volte) anche il comico Maurizio Battista: «Tanti auguri Bruné, buon compleanno», esordisce. Poi però aggiunge: «Vorrei ringraziarti, per tutte le cose belle e le emozioni che ci hai regalato ogni volta che indossavi quegli scarpini». Battista chiude con una parola: «Indimenticabile».
Da un re della risata a un altro: da Ostia, lattore Enzo Salvi sveste per una volta i panni del comico e si fa serio: «Bruno Conti? Un grande, anzi un gigante. Un folletto magico. Un eroe. Un grande uomo. Un autarchico. Un romanista vero. Un tifoso, Uno di noi. Uno di quelli - aggiunge - che hanno sudato lanima e lhanno impressa sulla maglia della Roma. Tanti auguri. Le tue corse sulla fascia erano come un lungo piano sequenza di Michelangelo Antonioni: poesia pura! Grazie Bruno».
Ringraziamenti e auguri anche da parte di Antonio Giuliani,che per farli interrompe addirittura le prove dello spettacolo: «Buon compleanno, Brunetto nostro, uno dei più grandi campioni che la Roma abbia mai avuto. Sei
per me come Totti, un pezzo de sta squadra e de sta città. Entrambi potevate andare altrove dove avreste vinto di più, ma entrambi avete scelto di legare il vostro nome a Roma e alla Roma. Per questo, Conti, io ti ringrazio. E ti auguro tutta la felicità del mondo».