
IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Il ritorno di Toni al centro dellattacco giallorosso dal primo minuto è giustamente atteso con ansia da tutta la Roma e dai suoi tifosi. Ma il ritorno del centravanti è un leit-motiv che ha sempre accompagnato le sorti della squadra giallorossa, che fin dalla sua nascita ha sempre avuto la fortuna di schierare veri campioni al centro del suo attacco. Volk, Amadei, Carletto Galli, Manfredini, e poi Prati, Pruzzo, Voeller, Balbo, Batistuta, Totti.
Anche loro hanno vissuto periodi di assenza più o meno lunghi. Nel 1947-48, dopo mezzora del derby del 16 novembre, la Roma perse Amadei per un violento contrasto con il difensore ..
Anche loro hanno vissuto periodi di assenza più o meno lunghi. Nel 1947-48, dopo mezzora del derby del 16 novembre, la Roma perse Amadei per un violento contrasto con il difensore laziale Ferri. Il fornaretto aveva già segnato il gol dell1-0 che poi decise la gara, dopo la quale rimase fuori fino al 28 dicembre, Roma-Juve 2-3. Per ritrovarlo nel tabellino dei marcatori, però, si dovette aspettare il 22 febbraio, quando segnò su rigore proprio a Livorno. Su azione, invece, tornò al gol addirittura il 28 marzo, nell1-1 di Bergamo. Chi era spesso soggetto a ricadute muscolari era Carletto Galli. La prima delle sue assenze dal campo gli capitò dal 6 gennaio al 10 febbraio del 52 e prima di ritrovarlo tra i marcatori di quel torneo di B si dovette aspettare il Venezia-Roma 2-2 del 23 marzo.
Manfredini stette lontano dai campi allinizio della stagione 1962-63, ma non per problemi fisici, bensì per
lostracismo di mister Carniglia, che lo tenne fuori nelle prime sette giornate di campionato. Le sconfitte con Spal (sesta giornata) e Vicenza (0-1 allOlimpico alla settima) costarono la panchina a Carniglia, al posto del quale tornò Foni, che nella gara infrasettimanale di Palermo dell1 novembre ridette la maglia numero 9 a Manfredini, che segnò tre gol. Sullaereo del ritorno in molti intonarono questa canzoncina: «Che ce frega che cimporta se Cudicini non gioca in porta, ce pensa Pedro a fa li bozzi a Carniglia e ai suoi scagnozzi».
Nella stagione 1981- 82 Pruzzo visse un mese difficile tra il 28 febbraio e il 28 marzo, un periodo nel quale giocò solo in Fiorentina-Roma 1-0 del 7 marzo, nel corso della quale fu espulso per un cazzotto preso da Vierchowod. Larbitro Casarin invertì il fallo e Pruzzo venne fermato per due turni. Pagò lo stop con un digiuno dal gol che durò fino al 25 aprile, quando segnò quello dell1-0 della Roma a Como per poi ripetersi nelle gare successive con Napoli e Ascoli.
Voeller, invece, visse una vera odissea nella sua prima stagione alla Roma (1987-88), nella quale si fermò dall8 novembre al 10 gennaio per problemi fisici. Al suo rientro segnò subito al Torino (1-1 allOlimpico il 10 gennaio) e da quel giorno cominciò pian piano a far breccia nel cuore dei tifosi fino a diventarne un idolo. Proprio quello che spera di fare anche Toni a partire da Livorno.