Amadei, Manfredini, Voeller: aspettando il bomber

12/03/2010 alle 09:47.

IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Il ritorno di Toni al centro dell’attacco giallorosso dal primo minuto è giustamente atteso con ansia da tutta la Roma e dai suoi tifosi. Ma il ritorno del centravanti è un leit-motiv che ha sempre accompagnato le sorti della squadra giallorossa, che fin dalla sua nascita ha sempre avuto la fortuna di schierare veri campioni al centro del suo attacco. Volk, Amadei, Carletto Galli, Manfredini, e poi Prati, Pruzzo, Voeller, Balbo, Batistuta, Totti.
Anche loro hanno vissuto periodi di assenza più o meno lunghi. Nel 1947-48, dopo mezzora del derby del 16 novembre, la Roma perse Amadei per un violento contrasto con il difensore ..

Anche loro hanno vissuto periodi di assenza più o meno lunghi. Nel 1947-48, dopo mezzora del derby del 16 novembre, la Roma perse Amadei per un violento contrasto con il difensore laziale Ferri. Il “fornaretto” aveva già segnato il gol dell’1-0 che poi decise la gara, dopo la quale rimase fuori fino al 28 dicembre, Roma- 2-3. Per ritrovarlo nel tabellino dei marcatori, però, si dovette aspettare il 22 febbraio, quando segnò su rigore proprio a Livorno. Su azione, invece, tornò al gol addirittura il 28 marzo, nell’1-1 di Bergamo. Chi era spesso soggetto a ricadute muscolari era Carletto Galli. La prima delle sue assenze dal campo gli capitò dal 6 gennaio al 10 febbraio del ’52 e prima di ritrovarlo tra i marcatori di quel  torneo di B si dovette aspettare il Venezia-Roma 2-2 del 23 marzo.



Manfredini stette lontano dai campi all’inizio della stagione 1962-63, ma non per problemi fisici, bensì per

l’ostracismo di mister Carniglia, che lo tenne fuori nelle prime sette giornate di campionato. Le sconfitte con  Spal (sesta giornata) e Vicenza (0-1 all’Olimpico alla settima) costarono la panchina a Carniglia, al posto del quale tornò Foni, che nella gara infrasettimanale di Palermo dell’1 novembre ridette la maglia numero 9 a Manfredini, che segnò tre gol. Sull’aereo del ritorno in molti intonarono questa canzoncina: «Che ce frega che c’importa se Cudicini non gioca in porta, ce pensa Pedro a fa li bozzi a Carniglia e ai suoi scagnozzi».

Nella stagione 1981- 82 Pruzzo visse un mese difficile tra il 28 febbraio e il 28 marzo, un periodo nel quale giocò solo in -Roma 1-0 del 7 marzo, nel corso della quale fu espulso per un cazzotto… preso da Vierchowod. L’arbitro Casarin invertì il fallo e Pruzzo venne fermato per due turni. Pagò lo stop con un digiuno dal gol che durò fino al 25 aprile, quando segnò quello dell’1-0 della Roma a Como per poi ripetersi nelle gare successive con e Ascoli.

Voeller, invece, visse una vera odissea nella sua prima stagione alla Roma (1987-88), nella quale si fermò dall’8 novembre al 10 gennaio per problemi fisici. Al suo rientro  segnò subito al Torino (1-1 all’Olimpico il 10 gennaio) e da quel giorno cominciò pian piano a far breccia nel cuore dei tifosi fino a diventarne un idolo. Proprio quello che spera di fare anche Toni a partire da Livorno.